Un sogno chiamato MALDIVE
- Friendly Fins
- 20 set 2021
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 4 apr 2024
Quanti di noi hanno sognato, almeno una volta nella vita, una spiaggia bianca e morbida, con delle verdi palme, un leggero vento caldo che soffia tra le foglie e ci sposta i capelli, lo sguardo perso in quel mare cristallino, stupendo, che attrae e ci culla nelle calme acque della laguna?
Questo è da sempre stato considerato un paesaggio idilliaco, un paradiso, un sogno… Un’isola maldiviana.
Ed eccoci qui, questa settimana ci dedichiamo ad un luogo molto speciale, un luogo che ospita una biodiversità inimmaginabile: le Maldive...

Cosa sono le isole Maldive
È un arcipelago di 1190 isolette, di cui solo poche sono abitate dalle persone locali o occupate dai resort turistici. Sono isole molto particolari: costituite interamente di corallo, con la massima altitudine di soli 2 metri!
Si trovano in mezzo all’Oceano Indiano, 650 km a sud ovest dello Sri Lanka, si estendono da Nord a Sud per 820 km e da Est-Ovest per 130 km. La loro più grande particolarità è di essere raggruppate in atolli, per la precisione 26.
Gli atolli maldiviani
Partiamo dall’inizio… Moltissimo tempo fa, l’area in cui oggi si trovano le Maldive, era occupata da numerosi vulcani emersi. Intorno a questi vulcani, iniziarono a svilupparsi i primi coralli, trovando condizioni favorevoli alla vita: come luce, temperatura costante, salinità e acqua limpida.
Nel tempo, questi coralli costruirono delle vere e proprio scogliere affioranti sui versanti dei vulcani. In seguito a fenomeni di subsidenza però, i vulcani cominciarono ad affondare mentre queste scogliere coralline continuarono a crescere, raggiungendo anche spessori di migliaia di metri.
Ora i vulcani sono scomparsi e i loro vecchi versanti sono stati sostituiti dal corallo dando origine agli atolli corallini. Atollo significa anello e infatti dall’alto assomigliano proprio ad essi se non fosse che…
Gli atolli non sono chiusi, separando nettamente la parte esterna da quella interna. Queste scogliere coralline sono state sottoposte ad una continua pressione delle correnti, onde e vento, che nel tempo modificarono la loro forma e crearono delle spaccature e canali (pass) che misero in comunicazione la parte esterna dell’atollo con quella interna, chiamata laguna.
Inoltre la parte di scogliera corallina ormai emersa dai vecchi coni vulcanici, ha dato origine alle isole.
Perciò l’atollo è un insieme di isole e il resto di un vulcano ormai affondato.

Cosa incontriamo negli atolli maldiviani
Quando si parte per le Maldive bisogna avere ben presente che la maggior parte delle isole sono molto piccole, girabili a piedi rapidamente e non ci sono particolari svaghi mondani!
Si va alle Maldive per godersi la Natura, il Mare, Il Sole e soprattutto la tranquillità!
Solo la capitale Malé è una vera e propria città, con strade, condomini, traffico, negozi, bar e ristoranti.
Ad esser sinceri, stona anche un po’ con il resto del paesaggio! Ma che dire! Una volta nella vita si può andare a vedere!
Le isole maldiviane si presentano sotto 3 diverse forme:
Le isole abitate occupate dai resort turistici o isole locali abitate dai pescatori,
Le isole disabitate che possono essere private e quindi è necessario un pagamento per poter scendere a visitarle, o abbandonate: spesso lontane dalla capitale, su rotte poco frequentate oppure dopo il tragico Tsunami del 2004.
Le lingue di sabbia chiamate Finolhu, che potrebbero comparire o scomparire in base alla marea, ma anche modificare la loro forma nel tempo a causa delle correnti che spostano la sabbia. Sono luoghi straordinari dove si assapora la vera essenza del paradiso maldiviano.

La biodiversità delle Maldive
Già dall’aereo verremo rapiti da quegli atolli bianchi incorniciati nel blu di quel mare straordinario, osserveremo ben delineata quindi la laguna interna con un azzurro più chiaro e l’oceano esterno di un blu intenso e penetrante. Queste due parti sono molto diverse tra loro! Vediamo!
La scogliera corallina o reef
All’interno della laguna troveremo la scogliera corallina, diversa della barriera corallina vera e propria che a livello geologico appoggia sulla piattaforma continentale, ma biologicamente molto simili. Non appena metteremo la testa sott’acqua non sapremo più da che parte girarci: le acque calde, calme e poco profonde, unite all’infinita biodiversità della laguna ci terranno incollati come spettatori al cinema!
In questo luogo chiunque può far snorkeling e incontrare una varietà immensa di coralli, pesci di barriera di ogni forma e colore, crostacei, molluschi, tartarughe, aquile di mare e anche qualche squaletto di barriera! Niente paura però!
Per i subacquei invece la scelta di punti d’immersione è molto varia:

Il reef
Un tipo d’immersione che permette di ammirare le bellezze della scogliera corallina a diverse profondità, potendo incontrare diversi ambienti in quanto soprattutto le specie di corallo variano in base alla profondità e alla presenza di luce, creando paesaggi spettacolari.
Da un lato avremo un acquerello meraviglioso mentre dall’altro il blu prorompente delle acque più profonde. Vale però la pena di osservarlo di tanto in tanto: potremo aver la fortuna di fare degli incontri straordinari con tonni, pesci napoleone, squali e mante.
Le pass o canali (kandhu olhi)i
Non sono solo i canali che separano l’atollo dall’oceano ma separano anche le diverse isole. Sono fondamentali per il benessere della vita marina perché consentono il continuo ricambio d’acqua e apporto di plancton all’interno delle lagune. Gli artefici di tutto questo sono le correnti anche molto forti dipendenti dalle maree. Con marea montante avremo il riempimento della laguna con la calante lo svuotamento.
È molto importante considerare sempre la direzione della corrente prima d’immergersi e quindi di conseguenza è fondamentale affidarsi alle guide subacquee per poter fare immersioni spettacolari e in sicurezza.
Cosa possiamo incontrare nelle pass? Semplice! Le pass sono i luoghi preferiti degli squali e altri animali pelagici! Basterà mettersi sul Drop off ossia il bordo del canale che affaccia nel blu e godersi lo straordinario spettacolo!
Fare un’immersione nelle pass è un’esperienza adrenalinica, ricca d’emozioni: gli squali non si avvicineranno a noi subacquei ma si faranno ammirare fieri e superbi nel blu a qualche metro di distanza.

La secca o thila
Immaginatevi un grosso panettone che si innalza di qualche decina di metri dal fondale senza affiorare in superficie (al massimo intorno ai 5 m di profondità). Sottoposta sempre alle correnti è un luogo straordianariamente ricco di vita, usato anche come rifugio e territorio di caccia per pesci di grosse dimensioni.
L’immersione consisterà nel girare intorno alla secca partendo dalla sua base e man mano salire sulle sue pareti, ammirando sia la ricchezza di coralli e pesci di barriera ma anche con uno sguardo attento nel blu; alla ricerca, non troppo difficile, di pesci pelagici.
Le secche si prestano anche molto bene per le immersioni notturne, se pensate che cambi poco dal giorno alla notte, vi ricrederete molto presto!
Sembrerà un’immersione totalmente diversa perché la vita di notte si capovolge, i pesci attivi di giorno spariranno nascondendosi e lasceranno spazio ai predatori notturni che sfrutteranno i fasci di luce della nostra torcia subacquea per cacciare senza pietà.

Friendly Fins alle Maldive
Quando si arriva in questo posto magico, si cammina su quella deliziosa sabbia bianchissima, fresca e morbida, si viene subito rapiti dalla bellezza di questo luogo.
Le Maldive sono considerate tra gli ultimi paradisi terresti ancora esistenti ma sono in equilibrio molto precario a causa di una moltitudine di problemi dovuti a diversi fattori tra cui il cambiamento climatico e l’inquinamento marino.
Tutti possiamo fare la nostra piccola parte per garantire un futuro a queste isole meravigliose...Come? Clicca qui!
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