Perché conoscere lo squalo nutrice?
“Squalo a chi? Più che squali, siamo gli elegantissimi gattoni della barriera corallina!”
L’origine del suo nome Ginglymostoma cirratum sembra sia un misto tra greco e latino, chiamato così a causa della forma a cerniera (cirratum) della sua bocca. Il termine inglese però “nurse shark” deriva da una parola arcaica “nusse” che significa “cat fish” cioè squalo gatto.
Come riconosciamo lo squalo nutrice
Raggiunge dimensioni fino a 4 metri e mezzo per 150 kg di peso, i maschi sono grandi tanto quanto le femmine.
La sua colorazione è riconoscibilissima: l’adulto varia da un giallognolo ad un marrone molto chiaro fino a uno più scuro, dipendentemente anche dalla colorazione del fondale. I giovani invece fino a 60 cm hanno delle piccole macchie nere su tutto il corpo con un contorno più chiaro. Man mano che crescono, queste macchie risulteranno sempre meno evidenti fino a scomparire.
La bocca è molto più avanti rispetto agli occhi e ai lati presenta dell’escrescenze chiamati “barbigli” molto evidenti.
“Ci servono per tantissime cose!”
La coda è molto lunga e può raggiungere un quarto del suo corpo.
“Spesso ce la dimentichiamo fuori dai grottini dove dormiamo, non siamo bravi a giocare a nascondino!”
Gli occhi chiari sono molto piccoli e situati in posizione laterale tra bocca e fessure branchiali;
“Possiamo vedervi fino a 10 m di distanza!”
La pelle è costituita da innumerevoli scaglie minuscole (scaglie placoidi) costituite da dentina e molto simili ai nostri denti! Queste scaglie, nello squalo nutrice assumono diverse tonalità di colore dal giallo chiaro fino al nero, creando stupende sfumature sulla pelle. La loro funzione è garantire un’efficace idrodinamicità,
“Se sarete abbastanza vicini a noi potrete anche vederle a occhio nudo”.
Dove vive lo squalo nutrice
Lo squalo nutrice vive nelle barriere coralline delle acque costiere tropicali degli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico. In questo ambiente trova tutto quello che gli serve a partire dal cibo e riposo! Non compie migrazioni né si allontana per grandi distanze dalla barriera corallina. Non è uno squalo pelagico ma bensì sedentario…
Proprio per la sua scarsa attività giornaliera ha sviluppato la capacità di pompare attivamente acqua nella bocca per poi farla uscire attraverso le branchie, riuscendo a respirare comodamente dal suo nascondiglio, senza la necessità di nuotare. Nonostante sia uno squalo solitario, spesso si trovano anche gruppi numerosi in qualche grottino o anfratto ammassati gli uni agli altri fino al calare della sera, quando questi splendidi animali si rianimano e iniziano a cacciare.
“La vita da barriera ci distrugge! Infatti amiamo dormire tutto il giorno all’ombra… Siamo molto abitudinari, quindi, dopo la caccia notturna, ritorniamo al solito posto, di solito”.
Cosa e come mangia lo squalo nutrice
Il loro buffet preferito è composto da piccoli pesci, crostacei come aragoste e granchi, molluschi come polpi e bilvalvi.
“Siamo abbastanza pigri, quindi più che una caccia, cerchiamo di acchiappare gli animali poco mobili intorno a noi!”
L’efficacia della caccia dello squalo nutrice
I denti non sono appuntiti come quelli degli altri squali ma bensì arrotondati con una base molto larga e tutti vicini tra loro a creare una sorta di grande piastra che dona robustezza nel morso. Inoltre li ricambia ogni 10-14 giorni quando mangia attivamente e ogni mese o due quando è meno attivo.
La capacità di utilizzare la bocca come una ventosa aspirando le prede nascoste dentro le loro tane. La piccola bocca è compensata da una grande gola che appunto permette questa aspirazione.
Due barbigli carnosi situati in posizione ventrale appena sopra alla bocca, questo fa di loro appunto i gattoni del reef! Ottimi recettori di movimento che aiutano lo squalo a captare eventuali animali nascosti sul fondo.
Un olfatto molto sviluppato che gli permette di capire che tipo di preda c’è intorno a lui, dipende strettamente dalle condizioni ambientali come correnti, onde e chiaramente la distanza con la preda.
L’elettrorecezione tipica di tutti gli squali, grazie a speciali ampolle contenenti gelatina elettroconduttiva (Ampolle di Lorenzini) poste sul muso, lo squalo riesce a percepire i movimenti degli animali che gli stanno intorno. Questo speciale senso ha un raggio d’azione di meno di 1 metro, ciò significa che viene utilizzato strettamente per catturare la preda dando l’esatta posizione in cui si trova.
L’udito in grado di captare suoni a bassa frequenza per molti chilometri.
La vita dello squalo nutrice
La vita media di uno squalo nutrice nel suo habitat è di 25 anni.
Raggiunge la maturità sessuale tra i 15 e i 20 anni quando raggiungono 2 metri i maschi e 2,40 metri le femmine.
La riproduzione avviene tra Giugno e Luglio per circa 2 settimane, sempre negli stessi luoghi e di notte.
I maschi hanno due peni: gli pterigopodi, come tutti gli altri squali, diventano del tutto sviluppati e calcificati al raggiungimento della maturità sessuale.
Le femmine si riproducono una volta ogni 18 mesi.
La gestazione dura sei mesi, partorendo poi in zone poco profonde, in mezzo alla vegetazione o nella barriera corallina, in posti più possibile riparati dai predatori.
Nasce misurando 30 cm insieme ad altri 20-30 fratellini completamente formati che non riceveranno nessuna cura parentale dalla madre (non vengono accuditi).
Lo squalo nutrice è ovoviviparo cioè partorisce i piccoli completamente formati e le uova si schiudono all’interno del corpo della madre dopo che i piccoli ne hanno mangiato tutto il nutrimento.
Una particolare poligamia: Polygynandrus
Durante l’accoppiamento il maschio si avvolge al corpo della femmina mordendole la pinna pettorale e cercando di immobilizzarla il più possibile. Fin qui tutto normale per uno squalo! Sicchè la vita sessuale di uno squalo nutrice è piuttosto risoluta, infatti durante la stagione riproduttiva, sia maschi che femmine si accoppiano con diversi partners (appunto Polygynandrus, cioè tante femmine e tanti maschi)
“Questa strategia ci ha portato ad un notevole vantaggio genetico ad un maggior successo di fecondazione delle uova, avendo a disposizione più donatori di seme in tempi diversi.”
I nemici dello squalo nutrice
In generale tutti gli squali hanno dei nemici perché impiegando molto tempo a crescere, rischiano di diventare preda di squali più grossi. Uno squalo nutrice adulto invece, potrebbe venire attaccato, anche se raramente, da squali più grandi come lo squalo limone, lo squalo martello, squalo tigre e squalo toro.
Oltre ai suoi cugini, il suo peggior nemico è l’uomo. Come tutti gli altri squali anche lo squalo nutrice ha subìto un enorme calo nel tempo a causa della pesca, ma a differenza di altri squali però, non è considerato un trofeo di pesca ma cacciato da pescatori locali sia a causa della sua particolare pelle molto resistente e flessibile (venduta come cuoio) sia per la carne. Purtroppo risulta una preda molto facile in quanto è un animale pacifico e molto curioso nei nostri confronti. Molto spesso viene avvicinato alle imbarcazioni o porticcioli con del cibo e questo l'ha fatto abituare troppo all'uomo, portandolo ad una facile pesca.
Ora Friendly Fins pronti con maschera e pinne!
Scopriamo come entrare in contatto con loro…
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