Perché conoscere i cetacei?
“Perché siamo unici nel nostro genere! Tantissimo tempo fa vivevamo sulla terra e assomigliavamo a degli strani ippopotami! Poi i nostri antenati decisero che sarebbe stata l’acqua la nostra futura casa e così eccoci qui a conquistarvi con la nostra bellezza!”
Come riconosciamo i cetacei:
Sono dei MAMMIFERI che vivono in acqua tutta la loro vita, hanno sviluppato degli adattamenti specifici, raggiungendo delle dimensioni tra le più grandi del regno animale, (la Balenottera azzurra raggiunge i 33 m per 150 t):
Li distinguiamo subito dai pesci perchè emergono in superficie per respirare.
“Noi abbiamo i polmoni come voi e non le branchie come i pesci”
L’orientamento della “coda” dei cetacei è ben diversa da quella dei pesci, infatti è orientata su un piano orizzontale rispetto al corpo.
“Ci muoviamo su e giù e non destra e sinistra come i pesci!
I cetacei possiedono un rostro, cioè un "muso" più o meno accentuato che pare abbia un ruolo importante nell’ecolocalizzazione. Lo vedremo...
Hanno un corpo molto allungato e idrodinamico.
Hanno perso gli arti posteriori, irrobustendo la coda fino a farla diventare il mezzo di locomozione.
Hanno una pinna dorsale molto diversa da specie a specie ma di facile individuazione quando rimangono in superficie a prendere fiato.
"Così potrete facilmente riconoscerci dalla forma della nostra pinna!"
Non hanno i peli ma molti recettori tattili concentrati nelle zone più sensibili come capo, pinne e intorno agli organi genitali.
Hanno una grande quantità di grasso corporeo: limita la dispersione del calore, modella il corpo e aiuta il galleggiamento.
Lo scheletro non serve più da sostegno come nei mammiferi terrestri, anche per questo motivo gli animali hanno raggiunto dimensioni enormi.
“Non dobbiamo sostenere il nostro peso come voi sulla terra.”
Cosa mangiano i cetacei:
I cetacei si dividono in:
Misticeti (=cetacei con i baffi) si nutrono di plancton, in particolare di krill oppure di piccoli pesci. Sono gli esseri viventi più grandi del mondo.
I Misticeti non hanno i denti e si nutrono tramite i fanoni, tantissimi fitti pettini (che sembrano dei baffoni) specializzati nella filtrazione del plancton. Hanno un margine interno frastagliato (che filtra il plancton) e uno esterno liscio, (che lascia fuoriuscire l’acqua filtrata).
“Sono fatti di cheratina come le vostre unghie e i vostri capelli!"
Per una maggior efficacia di filtrazione, i misticeti sono provvisti di solchi golari che permettono alla pelle della gola di espandersi enormemente e di filtrare grandi quantità d’acqua.
“Una specie di fisarmonica che apriamo quando ingoiamo l’acqua e chiudiamo quando la filtriamo!”
Odontoceti (=cetacei con i denti) sono cacciatori attivi che si nutrono di pesci, cefalopodi, altri mammiferi.
“Sicuramente ci conoscete: siamo le orche, i delfini, i capodogli e tanti altri!”
La vita dei cetacei:
Il delicato ciclo vitale dei cetacei è il loro tallone d’Achille: nonostante siano animali che vivono a lungo, i loro piccoli sono soggetti a molti pericoli e soprattutto, la mamma nel corso della sua vita, ne partorisce pochissimi.
Vediamo un po'…
Raggiungono la maturità sessuale intorno ai 6-12 anni con alcune differenze tra maschio e femmina.
Gli accoppiamenti sono di breve durata, svolti pancia a pancia e sono preceduti da corteggiamenti complessi e da competizioni tra maschi.
Il periodo di gestazione dei Misticeti dura mediamente 12 mesi, quello degli Odontoceti è più variabile, in relazione alle dimensioni dell’animale.
Durante il parto, i piccoli escono dalla parte della coda in modo da non annegare prima di essere completamente fuori.
Appena nati sono in grado di nuotare e vengono aiutati dalla madre ad arrivare in superficie per il loro primo respiro.
I piccoli, normalmente uno per parto, sono incapaci di succhiare il latte (non hanno le labbra), perciò la madre lo spruzza direttamente nella loro bocca. Il latte però, è molto più ricco di grassi rispetto a quello umano e molto più denso per evitare che si mischi all’acqua salata.
Lo svezzamento avviene dopo parecchi mesi ma i piccoli rimarranno comunque con le madri fino alla maturità.
Alcune specie creano gruppi molto numerosi che rimarranno uniti per tutta la vita.
Come si determina l’età di un cetaceo:
Tutti i cetacei producono cerume, con il tempo questo cerume accumulandosi crea una sorta di tappo che si posiziona nel canale uditivo dell’orecchio esterno. Il tappo ha stratificazioni bianche e nere. Lo strato scuro è stato associato con il periodo migratorio in cui il cetaceo non si nutre. Contando le migrazioni si può risalire all’età del cetaceo.
Esempi d’età: balenottera 80/90 anni, balena franca 65 anni, capodoglio 70 anni.
“Piccole curiosità per conoscere meglio il nostro mondo”
Respirazione:
I cetacei respirano tramite i polmoni ed espellono l'aria tramite lo sfiatatoio provvisto di valvole che si chiudono ermeticamente quando si immergono. Lo sfiatatoio. quando si apre in superficie, produce un soffio (dato dall’aria espirata, riscaldata dai polmoni) visibile anche a distanza e diverso da specie a specie.
I cetacei hanno diversi tempi di apnea, dipendenti molto dalle loro abitudini e dalla loro dieta. I loro polmoni, mediamente proporzionali al corpo, hanno la capacità di collassare quasi completamente con l’aumentare della profondità. Questa caratteristica permette di evitare pericolosi accumuli di azoto all’interno del sangue, che potrebbe portare all’insorgenza della malattia da decompressione o alla narcosi da azoto, malattie ben note ai subacquei.
Comunicazione ed ecolocalizzazione:
I cetacei emettono segnali sonori nell'acqua sia per comunicare tra gli individui sia come orientamento. Comunicano con basse frequenze: gli ultrasuoni, non udibili all’essere umano (tra i 30 e i 120 kHz).
L’ecolocalizzazione invece è tipica degli odontoceti, si tratta di una trasmissione d’impulsi sonori attraverso la produzione di click ed echi di ritorno. Questo eco ricevuto e rielaborato porta alla conoscenza dell’ambiente circostante, risultando molto utile per cacciare o individuare eventuali ostacoli.
“Noi sentiamo benissimo: percepiamo la direzione del suono e lo riconosciamo perfettamente a differenza di voi umani sott’acqua!”
Vista
I cetacei avendo un cristallino flessibile (a differenza dei mammiferi terrestri) vedono sia in superficie che sott’acqua. La loro vista pare discreta con visione dei colori limitata.
I nemici dei cetacei:
Gli squali e due specie di mammiferi sono i nemici più pericolosi. La prima specie è l’orca che, cacciando in gruppi organizzatissimi e coordinati, crea delle vere e proprie battute di caccia ai cuccioli di balene e balene in difficoltà.
Il secondo è l’uomo, il più temibile in assoluto. Collisioni con imbarcazioni, inquinamento acustico, inquinamento marino da plastiche e rifiuti, intrappolamento in reti da pesca abbandonate, cattività e chiaramente la pesca incosciente e inutile di questi splendidi animali ne sono solo alcuni esempi.
Non solo hanno fatto crollare le popolazioni di cetacei a livello mondiale ma hanno distrutto intere famiglie con profondi legami, più di qualsiasi altro essere sulla Terra.
Un momento di riflessione... I cetacei provano emozioni complesse
Possiedono un cervello molto sviluppato, le cui dimensioni relative sono paragonabili a quelle dei primati antropomorfi, uomo compreso; e come loro possiedono le cellule fusiformi o neuroni di von Economo.
Queste cellule sono neuroni molto grandi che apparentemente svolgono un ruolo nell’empatia e intuizione dei sentimenti. Sono stati trovati nelle megattere, balenottere comuni, orche, capodogli, nelle stesse aree celebrali in cui si trovano le corrispettive umane ma in numero per tre volte superiore.
Queste cellule non sono che una conferma dei loro comportamenti straordinariamente amorevoli ed empatici: i cetacei sono tra gli animali più intelligenti della Terra e tra i più sensibili nei rapporti sociali.
“Clicca qui per scoprire come entrare in contatto con noi e la nostra vita! Una cosa è certa: vi innamorerete subito della nostra libertà”
Comments