LE TARTARUGHE MARINE
- Friendly Fins
- 25 apr 2021
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 5 apr 2024
Perché conoscere le tartarughe marine

“La nostra eleganza è conosciuta in tutti i mari, siamo sempre bellissime nonostante la nostra età! Sapremo rapirvi lo sguardo mentre “voliamo” delicatamente vicino a voi!”
Come riconosciamo le tartarughe marine
Attualmente esistono 8 specie di tartarughe marine viventi:

“Assomigliamo molto alle nostre cugine terrestri ma ci differenziamo per alcuni particolari! Scopriteli…”
Possono raggiungere dimensioni notevoli con differenze da specie a specie: la più grande è la tartaruga liuto con circa 2 metri per una tonnellata di peso.
A differenza delle loro parenti terresti, non possono ritrarre testa e arti all’interno del loro carapace.
Vivono quasi sempre nell’acqua, ad esclusione del momento di deposizione delle uova.
Respirano tramite i polmoni, quindi necessitano di ritornare in superficie per respirare.
Le loro pinne sono affusolate e idrodinamiche, rendendole abili nuotatrici anche se non raggiungono velocità elevate (mediamente tra i 2 e i 9 km/h). Le pinne anteriori danno la propulsione, mentre le posteriori fungono da timone per aiutarle nella direzione.

Dove vivono le tartarughe marine
Le tartarughe marine sono comparse ai tempi dei dinosauri e hanno colonizzato tutti i mari tropicali e temperati del Pianeta. Non sono in grado di vivere al freddo invece, proprio perché essendo animali a sangue freddo non sono in grado di regolare la loro temperatura e rischiano l’ipotermia; con l’incapacità di nuotare e quindi il rischio di morire.
Alcune, come la tartaruga liuto, vivono in mare aperto e raramente si avvicinano alla costa (ad esclusione della deposizione), mentre altre, come la tartaruga embricata, vivono tutta la loro vita nella barriera corallina.

“Ognuna delle nostre 8 specie si è ritagliata il proprio spazio in mare: c’è chi ama stare al largo, chi brucare le praterie di piante acquatiche, chi preferisce le acque fresche del Mediterraneo e chi invece ama la barriera corallina. Ognuno ha i suoi gusti dopotutto!”
Cosa mangiano le tartarughe marine
La gran parte delle tartarughe marine è onnivora; solo la tartaruga verde è vegetariana, ma solo in fase adulta. In generale si cibano di meduse, calamari, gamberi, alghe, spugne, coralli e altri invertebrati vagili sul fondale. Ogni specie però si è specializzata in una determinata dieta in base all’ habitat in cui vive.

“Non abbiamo denti ma bensì un robusto becco sostenuto da potenti mascelle, grazie al quale siamo in grado di rompere i gusci e gli esoscheletri dei nostri spuntini!”
Apnea delle tartarughe marine
Le tartarughe marine sono abili apneiste, in grado di rimanere sott’acqua alla ricerca di cibo parecchio tempo. Quando invece si riposano il loro metabolismo si abbassa molto e riescono addirittura portare il loro battito cardiaco ad un battito ogni 9 minuti, affrontando apnee anche di 5 ore.

"Ci nascondiamo spesso dentro grottini o anfratti per cercare un po' di pace e schiacciare un pisolino!"

Sono in grado di raggiungere profondità molto elevate, oltre i 300 m; il record lo detiene la tartaruga liuto con mille metri di profondità.
I sensi delle tartarughe marine
Vista:
gli occhi sono ben adattati per vedere sia in acqua che fuori (sulla superficie del mare o in spiaggia). Sono inoltre in grado di percepire la bioluminescenza e questo le rende abili cacciatrici sia di notte che in profondità.
Udito:
le tartarughe marine percepiscono molto bene le vibrazioni dell’acqua intorno a loro. Inoltre pare che possano sentire le onde a bassa frequenza, (grazie ad uno strato di grasso nell’orecchio simile a quello delle balene).
Tatto:
sia il carapace che il resto del corpo delle tartarughe marine sono ricche di meccanocettori che percepiscono un eventuale tocco o pressione e trasmettono l’informazione al resto del corpo.
Olfatto:
molto sviluppato e funzionale per trovare le prede anche al buio.

“L’olfatto è anche molto utile per ritrovare la spiaggia dove siamo nate e poter deporre anche noi le nostra uova, continuando la tradizione!”
Senso magnetico:
la tartaruga marina è in grado di percepire e utilizzare il campo magnetico terrestre come guida. Non solo riescono a percepirne l’intensità che diminuisce dai poli all’equatore ma riescono a rilevarne anche l’inclinazione. Grazie a questo, le tartarughe marine hanno un accurata percezione della loro posizione, facilitandosi quindi nella migrazione su vaste distanze.

“Questo senso è una bussola innata, molto utile per non perdersi! In mare aperto non ci sono molti riferimenti e perdersi è facilissimo, fidatevi!”
Migrazione delle tartarughe marine
Le tartarughe marine compiono migrazioni molto impegnative, anche di migliaia di km nel caso della tartaruga liuto. Principalmente migrano per la ricerca di cibo e per la deposizione delle uova.
Natal homing:
Le tartarughe marine sono famose per deporre le uova nella stessa spiaggia in cui sono nate, ma come fanno a ritrovarla?
Si pensa che ci siano due importanti fattori in gioco:
Uso del campo magnetico terrestre per determinare la posizione di sé stesse e della spiaggia
L’imprinting: ossia qualcosa che hanno imparato appena nate e sono in grado di riconoscere dopo molti anni come una determinata caratteristica della spiaggia, un particolare profumo, oppure le coordinate geografiche della spiaggia sulla quale hanno visto per la prima volta il mare.

"Il primo fattore determina la posizione geografica della spiaggia, mentre il secondo determina la spiaggia specifica! Semplice dopo una migrazione di migliaia di km no?”!
Ma perché scegliere proprio quella spiaggia?

“Ovviamente perché abbiamo la garanzia di trovare le condizioni favorevoli per la nascita e lo sviluppo dei piccoli, dopo tutto per noi è partito tutto da lì no?”

La vita delle tartarughe marine
Le tartarughe possono essere molto longeve, arrivando agli 80 anni d’età.
Raggiungono la maturità sessuale dopo 15-20 anni d’età.
La riproduzione è molto delicata e avviene in acqua per fecondazione interna, dopo molte settimane di corteggiamento.
I maschi generalmente fecondano solo una femmina durante il periodo riproduttivo.

“I maschi vivranno per sempre in mare, mentre le femmine torneranno sulla terra ferma più volte nella vita, per deporre le uova.”
La deposizione delle uova
Le femmine tornano sulla spiaggia durante la notte e scavano una buca di circa 80 cm,
dove deporranno un centinaio di uova simili a delle palline da ping pong.

“Spostarci sulla spiaggia e scavare una buca ci richiede notevole sforzo, ma siamo comunque così scrupolose che dopo aver deposto le uova e coperto la buca, ne scaviamo una “fittizia molto più rudimentale e vistosa” per confondere i predatori sulla posizione del vero nido.”
L’incubazione delle uova varia da specie a specie tra i 45 e i 70 giorni, dipendendo inoltre dall’umidità e temperatura.
Non esistono cure parentali una volta che l’uovo si schiude, ma solo la preparazione di una nursery perfetta.
I piccoli impiegano qualche giorno ad uscire dall’uovo e aspettano la notte con temperature meno calde per correre in mare attratti dalla luce della luna che si riflette sull’acqua.
Solo una decina delle centinaia di uova deposte diventerà una tartaruga adulta.

La determinazione del sesso dei nascituri
Le uova ci impiegano 2 mesi per maturare e schiudersi, in questi mesi la temperatura del nido è fondamentale per determinare il sesso dei nascituri:
Uova sviluppatesi in temperature elevate daranno vita a femmine
Uova sviluppatesi in temperature più fredde daranno vita a maschi
In generale in un nido, le uova più superficiali diventeranno femmine mentre quelle più in profondità diventeranno maschi, questo vale se non ci sono particolari sbalzi e fluttuazioni di temperatura.
I nemici delle tartarughe marine

“La nostra vita non è affatto facile, dobbiamo sempre guardarci da moltissimi predatori e riuscire a scappargli, fin prima di uscire dall’uovo!”
Nemici naturali:
Le uova sono soggette a piogge, erosione della spiaggia e predatori.
Appena le uova si schiudono sotto la sabbia, le tartarughine appena nate devono lottare per la vita. Più del 90% di loro non raggiungerà mai il mare, sia i piccoli che le uova rischiano di essere mangiati da volpi, granchi, lucertole e uccelli marini.
In età giovanile rischiano di essere preda di uccelli, squali e grossi pesci.
In età adulta potrebbero essere mangiate da orche, squali tigre, otarie e coccodrilli.
L’uomo
L’uomo rimane comunque il peggior nemico delle tartarughe marine:
Le loro aree di nidificazione sono state drasticamente ridotte e frammentate, non permettendole di deporre le uova o la loro schiusa.
I guai però non finiscono qui, le tartarughe marine risentono molto dell’inquinamento, in quanto rimangono soffocate ingerendo immondizia o rimanendo impigliate nelle reti da pesca.
Il cambiamento climatico, con l’aumento delle temperature determina uno squilibrio delle popolazioni, in quanto ci saranno più femmine che maschi.
Ultimo ma non per importanza è ancora la pesca per le sue carni e per il suo carapace molto richiesto dai collezionisti.

“Ognuna delle nostre 8 specie di tartaruga marina è in pericolo d’estinzione, questo vuol dire che stiamo scomparendo dalla Terra…
Ma i Friendly fins potrebbero contribuire alla nostra salvezza..”
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