top of page

ARTICOLI
BLOG

LA RAZZA

Aggiornamento: 5 apr 2024

Perché conoscere le razze?


Illustrazione piccola razza

“Semplicemente perché vi notiamo fin dal primo momento che mettete pinna nel nostro ambiente! Siamo degli osservatori attenti e discreti, niente e nessuno può sfuggire alla nostra vista, nemmeno voi! Molto spesso ci confondete con altri abitanti del mare, perciò venite a conoscerci meglio!”


Come riconosciamo la razza?

Le razze sono imparentate con gli squali più di quanto vogliano far sembrare; infatti anche loro hanno lo scheletro cartilagineo, ma nel tempo hanno seguito una diversa evoluzione:

  • La razza ha una forma discoidale data dallo sviluppo e allargamento delle pinne pettorali e muso, diventando un tutt’uno con il resto del corpo.

Illustrazione piccola razza

“Abbiamo una forma inconfondibile! Non potete sbagliarvi!”


  • Il dorso è per lo più piatto, possiamo osservare la presenza degli occhi e subito arretrati rispetto ad essi, gli spiracoli.

  • Gli spiracoli (aperture con funzione respiratoria) sono molto grandi. Essi permettono l’entrata attiva d’acqua nell’animale per essere filtrata di ossigeno e nutrimento dalle branchie. Questo speciale adattamento è tipico degli animali che vivono in agguato sul fondo.

  • La bocca è nella parte ventrale del corpo, ed è provvista di una dentatura molto robusta, con denti arrotondati gli uni vicini agli altri a creare una piastra compatta.

  • Le pinne dorsali, pelviche e anali spesso sono totalmente regredite, modificate oppure molto piccole. La pinna dorsale, quando c’è, compare in posizione arretrata.

  • La colorazione è molto diversa ma i colori più comuni sono il marrone, dal più chiaro al più scuro, giallognolo, grigio e a macchie dai colori più diversi.

Illustrazione piccola razza

“Spesso il nostro colore cerca d’imitare l’ambiente circostante!”


  • Le dimensioni sono molto varie: da pochi cm fino a 2-3 metri di larghezza nei trigoni più grandi.

  • La coda è lunga e sottile ma molto robusta. È dotata di uno o più aculei ben visibili in base alla specie.

Illustrazione piccola razza

“In questo modo possiamo difenderci!”


  • Si sposta con movimenti leggiadri e molto rapidi, sempre nei pressi del fondale.

Trigone a macchie blu che riposa sotto un corallo
Trigone a macchie blu

Dove vive e cosa mangia la razza?

Le razze si trovano in tutti i mari tropicali del mondo: dal Pacifico all’Indiano, ma anche in alcune zone temperate come il Mar Mediterraneo e coste dell’Atlantico. La maggior parte delle specie vive sul fondo, sia in zone prevalentemente coralline sia in fondali sabbiosi. Alcune specie invece, vivono in mezzo alla vegetazione oceanica, chiamata kelp.


Illustrazione piccola razza

“Siamo degli animali molto adattabili! Dopo tutto viviamo sulla Terra da 400 milioni di anni, abbiamo avuto tutto il tempo di colonizzarla!”


Le razze sono dei predatori notturni, molto abili e veloci; vengono chiamati durofagi perché si cibano di prede come piccoli pesci, crostacei, molluschi con guscio o scheletro calcareo, che riescono a rompere grazie alla dentatura molto potente.

Inoltre riescono a immobilizzare la preda formando una sorta di ombrello con il loro disco intorno a essa, non permettendogli alcuna via di scampo.

Non sono animali particolarmente sociali, ma con l’abbondanza di cibo possono creare gruppi anche molto numerosi intorno ai “banchetti”.


Due razze che nuotano
Razze

Riproduzione della razza: viviparità aplacentata

  • La razza è un animale molto longevo, si pensa che possa vivere fino a 70-100 anni ma c’è ancora molto da studiare.

  • I maschi delle razze possiedono due peni chiamati pterigopodi, derivanti dalla trasformazione delle pinne pelviche. L’evoluzione ha portato questo particolare sviluppo per garantire la sopravvivenza della specie: se un pterigopodio dovesse danneggiarsi, possono comunque avere la possibilità di accoppiarsi.

  • L’accoppiamento avviene per richiamo ormonale da parte della femmina tramite segnali comportamentali e chimici disciolti in acqua. Il periodo favorevole per l’accoppiamento va dalla primavera all’estate. Dipendentemente dalla specie, le femmine hanno un parto ogni anno oppure ogni due.

  • La gestazione dura tre mesi e la madre produce 2-4 uova molto ricche di tuorlo che garantiscono la crescita del feto fino a metà del suo sviluppo. Da lì in poi sarà la madre stessa a nutrirli tramite ingestione, trasmissione cutanea o a particolari strutture collegate al suo intestino; appunto per questo le razze sono animali vivipari aplacentati.

  • Le razze fanno pochi piccoli e cercano di garantirne la sopravvivenza partorendoli già di grosse dimensioni e soprattutto capaci di cacciare autonomamente. La femmina partorisce sempre in acque basse o in luoghi riparati nella vegetazione proprio per garantire una minor presenza di predatori. Una volta partoriti i piccoli, non esistono cure parentali e la femmine se ne separano subito.

L’elettrorecezione della razza:

Le razze, come i loro cugini squali, utilizzano i cinque sensi in modo superlativo per interagire con l’ambiente circostante, garantendosi una percezione perfetta della realtà visibile e non visibile. Non solo però… Possiedono anche un sesto senso: L’elettrorecezione.

L’elettrorecezione permette di percepire i campi elettrici prodotti da qualsiasi corpo vivente, nel raggio inferiore ai 50 cm. Riescono a farlo grazie a particolari cellule (dette Ampolle di Lorenzini) piene di gelatina elettroconduttiva, situate appena sotto la pelle e in particolare sul muso.


Illustrazione piccola razza

“Con questo super senso riusciamo a essere dei predatori perfetti anche nel buio più completo!


Nemici della razza

Il principale predatore della razza è lo squalo martello maggiore che va ghiotto di questi animali. Grazie al suo speciale muso ricco di cellule sensoriali e Ampolle di Lorenzini riesce a captare la presenza della razza perfettamente mimetizzata sotto la sabbia. Anche altri squali occasionalmente possono cibarsene.


Le armi della razza: aculeo e mimetismo

La razza da canto suo può difendersi: nella parte finale della coda possono essere presenti uno o due aculei ben visibili. Essi sono provvisti di ghiandole velenifere che secernono una sostanza in grado di uccidere le cellule, provocando inoltre contrazioni muscolari. L’azione di questo processo è necrotizzante e a questo si unisce la possibilità di infezioni batteriche anche gravi.


Illustrazione piccola razza

“Noi pungiamo per difenderci e non per attaccare, infatti produrre il veleno è molto faticoso per noi e quindi lo usiamo solo in casi di estrema necessità.”


Inoltre, essendo un animale che vive e caccia sul fondo si rende “invisibile” grazie al mimetismo: con colore (simile all’ambiente) e forma (appiattita). Come se non bastasse però, la razza grazie alle pinne pettorali espanse, si ricopre il dorso di sabbia scomparendo sul fondo, ad esclusione dei loro occhi sempre vigili e attenti ai movimenti intorno a loro.


Illustrazione piccola razza

“Siamo abilissime a passare inosservate! Spesso ci passate di fianco e non vi accorgete di niente, eppure siamo a pochi metri da voi che ci riposiamo!”


Razza mimetizzata su fondale sabbioso
Razza mimetizzata

Differenze tra razza, manta, mobula e aquila di mare:

Spesso si crea confusione nel riconoscimento di questi animali, facciamo un po' di chiarezza:

La razza vive sul fondo o in prossimità di esso, ha una forma per lo più discoidale con una coda lunga e sottile munita di uno o più aculei.


Tutti gli altri animali svolgono vita pelagica, cioè vivono nella colonna d’acqua e si librano in un “volo subacqueo” delicato ed elegante, grazie alle pinne pettorali allungate come una specie di ali.

  • La manta è la creatura più elegante dell’oceano, ha una forma ad aquilone e può

Manta che nuota vicino al fondale
Manta

raggiungere i 7 m di apertura alare. Il suo dorso è scuro con qualche sfumatura più chiara mentre il ventre è bianco. La sua particolarità è di avere delle piccole pinnette ai lati della bocca che utilizza per convogliare il cibo.

  • La mobula, anche detto diavolo di mare, è di forma simile alla manta ma più piccola e con una colorazione marrone sul dorso, le sue pinnette cefaliche sono orizzontali e non curvate verso il basso come nelle mante. Si muove in grandi gruppi.

Aquila di mare fotografata di profilo mentre nuota
Aquila di mare
  • L’aquila di mare ha sempre una forma ad aquilone ma è molto più piccola della manta e soprattutto ha un muso molto pronunciato con bocca provvista di denti; infatti lei non mangia plancton (come la manta) ma pesci. Il dorso è molto scuro e in alcune specie decorato con piccoli pois bianchi. Inoltre ha una lunga coda che usa come frusta per scopo difensivo.

Altra differenza infine è la posizione della bocca: nelle razze è ventrale perciò se è sul fondo non riusciremo a notarla, mentre per mante e aquile di mare è in posizione apicale e ben evidente sul muso.




Non vi resta che aguzzare la vista Friendly Fins, sicuramente una razza vi starà già osservando!


Impariamo a entrare in contatto con lei in modo Friendly! Clicca qui!!

Comments


bottom of page