Eccoci alla prima puntata di una storia chiamata Barriera corallina! Iniziamo a conoscere qualcosa in più su di lei. Innanzitutto...
Perché è famosa?
“Sono considerata uno dei luoghi più ricchi di biodiversità al mondo. La biodiversità è la varietà di tutti gli organismi che vivono in un certo luogo, dal più piccolo gamberetto allo squalo grigio di barriera!"
Dove si trova la barriera corallina
La barriera corallina non si trova proprio dappertutto; infatti si distribuisce solo nelle zone equatoriali e tropicali della Terra. Qui trova le condizioni ambientali favorevoli per crescere:
Temperatura dell'acqua dai 21 ai 30 gradi. al massimo;
Luce solare intensa tutto l'anno;
Salinità costante
Acque limpide giocano un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei coralli in quanto permettono la filtrazione dei raggi solari, utilizzati poi dai vegetali per produrre ossigeno, tramite la fotosintesi.
Acque poco profonde, fino ai 50760 m.
Cos’è il corallo?
"Spesso vengo confuso con un sasso o una pianta ma sono un animale in realtà! Anzi un grande gruppo di minuscoli animali che riesce a fare cose straordinarie!"
Immaginiamo la barriera corallina come un’enorme città, ricca di grattacieli e palazzi di ogni forma e dimensione, ogni palazzo (corallo) ha moltissimi appartamenti, dei monolocali per l’esattezza costituiti da carbonato di calcio! Chi ci abita in questi appartamenti? I polipi!
I polipi, ingegneri straordinari
I polipi sono degli animali appartenenti al grande gruppo dei Cnidari. Al suo interno, incontriamo organismi che condividono una specifica caratteristica: avere gli cnidociti.
Gli cnidociti sono delle cellule molto particolari con un filamento urticante al loro interno, utilizzato sia per cacciare che per difendersi!
“Proseguiamo…”
Gli cnidari raggruppano un'enorme quantità di animali, molto diversi tra loro, tra i più famosi ci sono:
Anemoni: sono dei polipi solitari molto grossi;
"la casa di Nemo per capirci!";
Meduse: famose per il loro potere urticante dato proprio dai cnidociti
“sicuramente ne avrete sentito parlare”;
Coralli di ogni tipo, costituiti appunto dai polipi ;
“possiamo ospitarne a centinaia!”
Com’è fatto un polipo
Il polipo può avere dimensioni variabili da microscopiche a grandi fino a un metro (nel caso degli anemoni). Non sempre perciò li vediamo ad occhio nudo.
Come li riconosciamo:
La loro caratteristica più evidente è di avere una corona di tentacoli intorno alla bocca, grazie ai quali filtrano il nutrimento e si difendono. Questi tentacoli possono essere introflessi o estroflessi, appunto quando filtrano il cibo.
Hanno una bocca al centro della corona di tentacoli
Hanno un piccolo corpo fatto a tubo, che spesso non si vede perchè è racchiuso all'interno del loro scheletro esterno.
Fino a qui sembra tutto normale, ma… Questi animaletti sono molto speciali per la loro capacità di produrre carbonato di calcio e utilizzarlo come scheletro esterno (chiamato corallite) al loro esile corpo. Alla morte del polipo, questo scheletro rimarrà e un altro polipo potrà costruirci sopra il suo nuovo scheletro!
“Questa è la straordinaria chiave di volta della barriera corallina. Nonostante
noi polipi nasciamo, cresciamo, ci riproduciamo e moriamo, come tutti gli altri animali; durante tutta la vita, produciamo questo scheletro, appunto il corallo, che contribuirà alla formazione della barriera corallina!”
“È grazie al lavoro di milioni di polipi che questa meraviglia esiste!”
Compagni inseparabili
Esistono coralli ermaticipici ed aermaticipi: i primi hanno degli ospiti al loro interno, gli altri no. Un contributo fondamentale alla vita dei coralli ermatipici infatti, è la presenza di minuscole alghe chiamate zooxantelle, all’interno dei tentacoli del polipo.
Le zooxantelle soddisfano buona parte del fabbisogno nutrizionale dei polipi e soprattutto producono ossigeno grazie alla fotosintesi, di vitale importanza per l’intera barriera corallina.
Sottraggono anidride carbonica disciolta in acqua, facilitando la deposizione di carbonato di calcio per lo sviluppo dello scheletro esterno.
Queste alghe danno anche il colore al corallo stesso, grazie ai loro pigmenti colorati. Se non fosse per loro, sarebbero totalmente bianchi come è bianco il carbonato di calcio appunto.
Per questi ottimi servizi, le zooxantelle ricevono protezione tra i tentacoli urticanti del polipo e beneficiano dei metaboliti prodotti dal polipo stesso.
"Questo straordinario rapporto molto comune in Natura, si chiama simbiosi."
Non tutti i coralli costruttori sono zooxantellati, infatti ci sono coralli aermatipici, che contribuiscono alla crescita della barriera corallina, senza l’aiuto delle alghe. I coralli che vivono più profondi per esempio, dove la luce non riesce a filtrare e le alghe non sarebbero di nessun aiuto.
I coralli non sono tutti uguali
I polipi vivono in colonie e la quantità dì scheletri accumulati è tale da produrre strutture imponenti e con forme infinitamente diverse.
"Siamo più di 800 specie di coralli costruttori, distribuiti nelle barriere coralline di tutto il mondo"
Quando mettiamo la testa sott'acqua, veniamo subito rapiti dai colori di questo ambiente unico ma soffermiamoci un attimo sulla struttura e sulle sue forme.
Con un po' di attenzione, i nostri occhi si poseranno sicuramente su...
Qualche montagnola arrotondata assomigliante a un grosso fungo, questi sono dei porites, tra i coralli più antichi al mondo.,
Un corallo tabulare, che si espande in orizzontale e offre riparo ai pesci che amano stare all'ombra;
Ai classici coralli tutti ramificati che contribuiscono verticalmente alla barriera corallina e possono diventare di grosse dimensioni, ad esempio i coralli a corna di cervo.
Non solo coralli
Altri organismi che aggiungono i propri resti scheletrici alla barriera sono molluschi ed echinodermi con le loro conchiglie e scheletri, fatti appunto di carbonato di calcio, usato poi dai polipi.
Danno il loro apporto anche brucatori e perforatori, che riducono gli scheletri dei coralli morti in sabbia che riempie gli interstizi.
Alghe e altri organismi incrostanti contribuiscono a cementare insieme sabbia e frammenti di corallo, diventando anche di notevoli dimensioni.
La crescita del corallo
“Non pensate però che la nascita della barriera corallina sia veloce! Alterniamo periodi di crescita più rapida con periodi più lenti, dipende dalle condizioni ambientali!”
Tutta la bellezza della barriera corallina non si è creata dall’oggi al domani. È stato un processo molto molto lento, durato migliaia di anni. Pensate che la maggior parte dei coralli crescono pochi centimetri se non millimetri all’anno! La crescita inoltre è influenzata da molte variabili ambientali.
La biodiversità della barriera corallina
Questa straordinaria varietà di forme, strutture verticali ed orizzontali, anfratti, zone d’ombra e soleggiate, sommata alle straordinarie condizioni ambientali del reef, permette la vita e lo sviluppo di animali e vegetali altrettanto vari. Nonostante le barriere coralline occupino lo 0,5% degli oceani, ospitano il 25% delle specie marine. Questo la dice lunga sulla loro importanza. Se non ci fossero, perderemmo un quarto di tutti gli animali marini del pianeta.
“Pressoché impossibile riuscire a descrivervi tutti i nostri abitanti, ma vi assicuriamo che sono centinaia di migliaia! In ogni angolo della barriera corallina viene ospitato un organismo diverso, con la sua curiosissima storia.”
Come avrete capito, la barriera corallina è un luogo complesso e delicato, richiede l'incontro di molte variabili ambientali, purtroppo ora non se la sta passando granchè bene; infatti è sottoposta a notevole stress. Stiamo parlando di Bleaching, sapete cosè?
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