Ciao Friendly Fins, quest’oggi mi trovo inspirata per raccontarvi una nostra mattinata “tipo” di lavoro a Nosy Be.
In questo periodo abbiamo il piacere di ospitare solo turisti della Repubblica Ceca e qualche sera fa un simpatico signore mi ha chiesto come fossi arrivata fino qui a Nosy Be a fare l’istruttrice subacquea, una cosa del tutto inusuale diciamo, ma una domanda assai frequente! E così senza andare troppo per le lunghe gli accennai qualche tappa saliente e gli dissi che il nostro non è un lavoro ordinario! Lui sorridendomi mi disse:
“Certo! I tuoi colleghi di lavoro sono balene, delfini e squali balena! C’è ben poco di ordinario in tutto ciò!”
Così ripensando a quel dialogo, mi è venuta voglia di raccontarvi una nostra mattinata di lavoro qui al resort Amarina di Nosy Be, vissuta da me, Chiara, in prima persona.
Il giorno tanto atteso
Vi racconterò della giornata più intensa per me, ossia la mattinata di avvistamento delle balene e squali balena. Nello speciale periodo che va da metà settembre a metà ottobre circa, a Nosy Be, c’è la possibilità più unica che rara di avvistare le straordinarie balene megattere e il superbo squalo balena, nella stessa uscita.
Sicuramente per qualcuno non vuol dire niente questo momento, ma per me invece è il periodo più adrenalinico dell’anno!
L’ansia di quel mattino
Al mattino degli avvistamenti, non c’è bisogno di mettere la sveglia… L’agitazione si fa sempre sentire verso l’alba e mi alzo con l’ansia che ci sia brutto tempo e/o mare mosso; in questo modo la possibilità di trovare le balene e gli squali balena inizia ad abbassarsi, senza contare che comunque sia stiamo andando a cercare questi animali in “mare” e non in un acquario! Una piccola possibilità di non incontrarli mi attanaglia sempre la mente!
Chi glielo spiega ai nostri 16 ospiti in barca se si torna a mani vuote?
Altamente intrattabile quindi, apro la porta della stanza: “il sole c’è, sento poco vento, direi accettabile, bene dai è già qualcosa!” Dopo il momento cruciale della colazione, arrivo al diving center, osservo i miei marinai che sorridono, loro sanno già che la mattinata andrà bene, io non ancora!
Si sale tutti in barca
Tutti gli ospiti sono presenti, carichi e molto motivati! Saliamo a bordo della nostra barca Joker, il motore da 250 cavalli ci porterà verso l’infinito e oltre! Mi presento e presento i due capitani, una piccola spiegazione sulla barca e note comportamentali… Si parte tutti belli incremati e sorridenti! Mi piace avere entusiasmo a bordo, mi calma un po’ i nervi!
Navighiamo verso il Sud di Nosy Be, la prima mezz’ora di solito è solo di navigazione, finchè non si arriva di fronte all’isola di Nosy Sakatia, in cui, di solito, inizia ad esserci un po’ di movimento in superficie.
Il cucciolo di Megattera
Iniziamo a osservare l’orizzonte! Cosa cerchiamo? Qualsiasi cosa non sia “solo acqua”, uno sbuffo, un vistoso schizzo, un salto di una megattera magari! All’improvviso la barca accelera, il mio capitano mi sorride, ok ha visto qualcosa se no non mi farebbe uno scherzo del genere con i nervi a fior di pelle che mi ritrovo!
Guardo l’orizzonte ed ecco, il respiro di una megattera che si alza prepotente come una fontana sull’acqua… Inutile dire che dopo aver visto questa meraviglia peso un chilo in meno e il nervoso abbandona piano il mio corpo! Eccola lì in superficie, uno degli animali più magici dell’Oceano è proprio davanti a noi!
Un momento: sono due, c’è un piccolino con lei! Sono madre e figlio! L’entusiasmo in barca ormai è incontenibile, inizia il festival di scatti, video con telefoni, go pro, macchine fotografiche! Penso che vivere questo momento delicato della vita di due esseri viventi sia davvero speciale.
A inizio stagione abbiamo avvistato parecchie mamme con piccoli, proprio perché vengono in queste calde acque per riprodursi e partorire, i piccoli erano appena nati, minuscoli confronto alla mamma, timidissimi e insicuri, avevano bisogno di essere accuditi e aiutati in tutto, anche a rimanere in superficie. Una scena che apre il cuore davvero!
Ma ora tutto è diverso! Ora i piccoli hanno un mese di vita, sono cresciuti di 45 kg al giorno e sono diventati dei monelli! Infatti il simpatico cucciolo super spavaldo comincia a saltare fuori dall’acqua a pancia in su e lasciarsi cadere come un sacco di patate, e poi un altro salto, ancora e ancora! Sbatte la coda sull’acqua e torna vicino alla sua mamma che non l’ha perso di vista mezzo secondo.
Questa scena fa subito sorridere tutti, me compresa che non mi capacito ancora, dopo tutte queste settimane di avvistamenti, come è possibile che mi rapiscano ancora il cuore così, ogni volta di più!
Il bello di avvistare la mamma e il cucciolo già cresciutello è che possiamo stare
abbastanza vicino a loro senza correre il rischio di farli scappare, li seguiamo emozionati per una ventina di minuti (e chi si stacca più da qui?) finché ci regalano lo spettacolo unico di saltare insieme fuori dall’acqua, ruotando quella panciona bianca fuori dall’acqua e lasciandosi cadere di schiena… Ok, più di questa emozione non ci possono più regalare! Un boato di gioia in barca mi rassicura, così mi decido a salutare questa splendida famiglia e dirottarci altrove.
Non amo mai stare troppo tempo a seguire gli stessi animali, sia per rispetto nei loro confronti sia perché non vorrei che si abituassero troppo alle barche e all’uomo… Non tutti siamo bravi…
Ci riavviciniamo alla costa, il mio capitano ha ragione di credere che il Re dell’Oceano possa essere da quelle parti… Andiamo allora!
Nuotare con lo squalo balena
Iniziamo a vedere un po’ di movimento in superficie; infatti lo squalo balena si aggira in particolari punti chiamati mangianze, dove appunto trova il plancton (il suo unico nutrimento), che attira però anche piccoli tonni e uccelli marini.
Iniziamo a cercarlo intorno a questi punti, non sempre è facile perché o si trova proprio in superficie osservando molto bene la pinna dorsale e/o la sua sagoma scura a pois; oppure a poca profondità per riuscire a intravedere giusto la sua ombra scura.
La mangianza non ci porta grandi risultati, stiamo decidendo di spostarci, quando a un tratto… Eccolo li! Lo squalo balena tutto solo in superficie tranquillo, pacifico, con quell’aria regale che solo uno squali di 7 metri può avere!
L’avvistamento dello squalo balena a Nosy Be è molto regolamentato e quando si trova un esemplare, ogni barca ha da rispettare il suo turno in base al momento di arrivo sul posto ma oggi… Oggi siamo soli, l’abbiamo avvistato noi per primi e ci godremo il nostro squalo balena in pace senza limiti di tempo!
Il timidone continua a nuotare tranquillo in superficie e noi siamo pronti per incontrarlo: bisogna fare con calma, mai tuffarsi, non esagerare con i rumori e soprattutto non toccarlo… Su questo non si transige e sono felice che gli ospiti capiscano il perché: è uno squalo molto timido ma che si lascia avvicinare parecchio, questo non ci rende liberi di toccarlo, soprattutto perché gli facciamo del male: accarezzandolo togliamo una speciale pellicola protettiva che gli serve per proteggersi dai parassiti, batteri, funghi, che provocherebbero malattie.
Dopo queste raccomandazioni finalmente entriamo in acqua, io apro il gruppo: ho il compito di seguirlo sempre così da dare riferimento ai marinai per far scendere in acqua le persone il più vicino possibile a lui... Eccolo: mi passa subito accanto e sento proprio un brivido piacevole lungo la schiena… Ma quanto è bello questo animale con il suo corpo perfetto? I suoi piccoli occhietti laterali chissà come mi vedono! Mi incanta ogni volta, ma non ci sono solo io, devo tornare alla realtà… Mi giro a vedere i miei ospiti, tutti lo stanno osservando con stupore, ci nuotano vicino, lo filmano, nessuno sta faticando perché il nostro squalo nuota piano, come volesse farsi ammirare perfettamente da noi.
Gli scatto qualche foto anche io… Quest’anno ho deciso di collaborare con la ricerca dello squalo balena a Nosy Be, mi devo procurare una foto della piccola area sopra la pinna pettorale sinistra insieme alle coordinate del punto GPS in cui l’abbiamo avvistato. Grazie a questi dati possiamo aggiornare gli avvistamenti e scoprire qualcosa in più su di lui.
Abbiamo passato dieci minuti con questo magnifico animale, penso uno dei record assoluti, di solito non è così facile ma la nostra calma e la sua pacatezza hanno trovato un connubio perfetto!
Risalire in barca e trovare la gente estasiata mi riempie di gioia e mi regala anche molte soddisfazioni, poter far conoscere degli animali così rari, così speciali, a persone che sono totalmente estranee a questo mondo ma che lo apprezzano, mi fa stare proprio bene!
Mi fido molto dei miei capitani e della loro grande esperienza, chissà se un giorno diventerò così brava anche io a trovare lo squalo balena!
I delfini, simbolo di libertà e allegria
La mattinata sta volgendo al termine e iniziamo la rotta di rientro, non posso rientrare però senza aver provato a cercare i delfini, qualche volta sono nello stesso posto e qualche volta si spostano al largo… Oggi però la fortuna ci sorride e vedo una bella pinna grigia brillare tra le onde, e poi un’altra e un’altra ancora!
Eccoli sono proprio loro, non c’è bisogno di cambiare rotta perché stanno arrivando verso di noi per giocare con le onde prodotte dal movimento della nostra barca! Che meraviglia, trasmettono un senso di libertà unico.
In questi mesi ho visto spesso accendersi l’emozione in barca davanti alle megattere, ai
globicefali, agli squali balena, ma niente accende l’entusiasmo come un gruppo di delfini che salta e si pavoneggia intorno alla nostra barca. Io per prima divento pazza ogni volta e che ne ho visti nella mia vita, ma ogni volta è come la prima!
Stiamo con loro per quindici minuti, li ammiriamo saltare, fare le pirolette e cerchiamo i cuccioli che sono troppo spassosi: sempre vicino alle mamme ma con l’esuberanza tipica dei bambini.
Come sempre mi viene chiesto se è possibile fare il bagno con loro ma i delfini sono animali selvatici, al contrario di quello che ci hanno sempre fatto credere, sono animali come tutti gli altri: molto curiosi ma anche protettivi quando hanno i cuccioli, perciò preferisco sempre non tuffarci in acqua con loro, interferendo il meno possibile con le loro abitudini.
Questa volta è davvero ora di rientrare al resort, l’ora del pranzo si avvicina e il caldo cocente di mezzogiorno inizia a farsi sentire e vedere sulla pelle arrossata dei nostri ospiti.
Ecco, questo è un giorno ordinario di lavoro qui a Nosy Be… Il mio giorno preferito!
Fantastico !! Giornata meravigliosa