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I SENSI DEI PESCI: L’UDITO

Aggiornamento: 4 apr 2024


Disegno pesciolino

“Perché dite sempre “muto come un pesce?” Non sapete che siamo dei gran chiacchieroni?!”


Continuiamo il nostro percorso alla scoperta dei sensi dei pesci:

Quando mettiamo la testa sott’acqua, siamo subito avvolti in un ambiente nuovo, apparentemente silenzioso che trasmette pace e tranquillità… Se però chiudiamo gli occhi e ci concentriamo solo sull’udito, ci accorgeremo che invece non è assolutamente silenzioso! Sentiremo un range estremamente vario di rumori, suoni e ticchettii! Sapete perché?


Perché i pesci possiedono più metodi per la produzione del suono di qualsiasi altro gruppo di vertebrati!


Partiamo dall’inizio: il suono nell’acqua

Il suono è una variazione di pressione che si propaga in un mezzo fisico elastico, ed è quindi la densità del mezzo a determinarne la sua velocità. L’acqua è meno comprimibile dell’aria e quindi il suono si propaga molto più velocemente, questa è la ragione per cui noi non sentiamo allo stesso modo quando abbiamo la testa sott’acqua!

Inoltre la densità dipende dalla pressione, temperatura e salinità. Quindi, il suono viaggia più veloce nelle calde acque superficiali e più lento in quelle fredde e profonde.

Il nostro orecchio non è capace di elaborare completamente il suono né la sua direzione. Il padiglione auricolare non riesce a trasmettere la vibrazione del suono all’orecchio medio e interno da dove poi si converte in segnale nervoso per il cervello.

Tuttavia alcune componenti del suono riusciamo a percepirle grazie alle ossa della nostra scatola cranica proprio perché sono più dense dell’acqua.


Disegno pesciolino

“Il fatto che voi non riusciate a percepire bene il suono, non vuol di certo dire che non ci sia… Anzi!”


I pesci emettono suoni

Noi emettiamo suoni grazie alla vibrazione dell’aria su una membrana, in acqua questo non è possibile ma i pesci si sono rivelati piuttosto ingegnosi. Vediamo…

  • Possono contrarre rapidamente un paio di muscoli vocali che fanno vibrare la vescica natatoria, che oltre ad avere la funzione di galleggiamento, amplifica notevolmente il suono.

  • Emettono suoni digrignando i denti nelle mandibole o facendo stridere denti supplementari che rivestono la loro gola. (Come i pesci grugnitori, nella foto qui sotto!)

  • Tramite la percussione di parti dure del corpo come ossa, opercoli branchiali, pinne pettorali.

  • Possono addirittura produrre i suoni espellendo bollicine con l’ano! Di seguito vedremo di chi si tratta!

Disegno pesciolino

“Ora non ridete!”


Branco di pesci colorati
Branco di pesci

Udito, come sentono i pesci senza le orecchie

Fino al secolo scorso, si pensava che i pesci non avessero il senso dell’udito proprio perché non hanno le orecchie, fondamentali per percepire il suono in ambiente terrestre.


Disegno pesciolino

“Ma noi viviamo nell’acqua! Non abbiamo bisogno delle orecchie, abbiamo sviluppato altri strumenti molto ingegnosi per ascoltare e farci ascoltare!”


I pesci hanno un ottimo udito: percepiscono sia gli infrasuoni (dai 50 hertz) che i suoni ad alta frequenza fino a 30000 hertz (a differenza di noi che possiamo sentire dai 20 ai 20000 hertz). Vediamo nel grafico qui sotto alcuni esempi:


Tabella contenente le frequenze udibili per uomini e animali
Frequenze Udibili, Foto tratta dal sito AudioNova

Inoltre sono in grado di percepire la direzione dei suoni e distinguere tra suoni provenienti da sopra/sotto e destra/sinistra.


Tramite gli “Ossicini di Weber”

Questi ossicini derivano da porzioni modificate delle prime 4 vertebre appena dietro al cranio dei pesci. La loro funzione è di condurre e amplificare le onde sonore in modo molto simile agli ossicini dell’orecchio medio nei mammiferi (staffa, incudine, martello).

Sono tipici di un particolare ordine di pesci: i Gimnotiformi, a cui appartengono carpe e anguille elettriche, per esempio.


Disegno pesciolino

“Probabilmente abbiamo inventato noi questo apparato uditivo specializzato, e voi terrestri siete riusciti poi ad adattarlo alla vita sulla terra ferma!”


Tramite la linea laterale

È una linea che corre dal muso alla coda , su entrambi i lati del pesce. È ricca di recettori meccanici che permettono di rilevare le onde a bassa frequenza. Questo è utilissimo nei pesci che vivono in banchi numerosi.


Disegno pesciolino

“Grazie alla linea laterale, possiamo nuotare tutti vicini vicini ma senza scontrarci perché percepiamo la posizione del nostri compagni di fianco!”


Esempio linea laterale in uno squalo
Linea laterale

Utilizzo del suono


Ricerca di cibo

La capacità di distinguere la provenienza di un determinato rumore è molto utile per cacciare o per scappare!

Per questo che anche pescare non è così facile, perché i pesci percepiscono la presenza del pescatore sulla barca!


Comunicazione

I pesci comunicano tra loro emettendo suoni e ascoltandoli di conseguenza. Cosa si devono dire?

I pesci hanno moltissime cose da raccontarsi: devono difendere il loro territorio, devono corteggiarsi, devono cercare il proprio partner, devono competere con eventuali rivali. Per far questo emettono i suoni più vari: dai grugniti ai tonfi, dai fischi ai gemiti, ognuno con una specifica funzione.


Disegno pesciolino

“Insomma siamo dei gran chiacchieroni ma voi non riuscite a sentirci!”


Al momento questa branchia della scienza è in via di sviluppo, grazie a strumenti sofisticati come gli idrofoni però sta facendo passi da gigante.


Disegno pesciolino

“Chissà magari un giorno potrete anche capire cosa ci diciamo!”

Tra le famiglie più chiacchierone ci sono gli Scienidi, i Gobidii, i Serranidi, che comprendono sia specie mediterranee che atlantiche, sia tropicali che di acqua dolce.

Le curiosità non finiscono qui però, state attenti al caso dell’aringa!

L’aringa sia l’atlantica che la pacifica hanno una comunicazione, come dire, flatulenta! Sono in grado di espellere bollicine dall’ano prodotte probabilmente dalla vescica natatoria. La produzione di questi suoni simili a squittii probabilmente ha una funzione sociale in quanto la produzione è maggiore quando i banchi di aringhe sono più popolosi.


Migrazione

Le condizioni climatiche sono sempre in continuo cambiamento, pensiamo alle correnti, maree, moto ondoso. Questi fenomeni generano rumori, più precisamente degli infrasuoni ambientali: come i frangenti sugli scogli, sulle spiagge e sulle scogliere sommerse. Molti pesci migratori sono in grado di percepire infrasuoni fino a un solo herz e utilizzano queste informazioni acustiche per orientarsi durante le migrazioni.


Disegno pesciolino

“Si possono considerare simili alle informazioni astronomiche utilizzate dagli uccelli migratori!”


Il rumore subacqueo generato dall’uomo

L’uomo in mare genera parecchi rumori che recano disturbo e danni, anche permanenti, ai suoi abitanti.

  • Il rumore prodotto dai cannoni ad aria compressa usati per l’esplorazione petrolifera genera dei suoni a bassa frequenza e alta intensità. Questo comporta un danno permanente a livello cellulare delle delicate cellule ciliate che rivestono l’apparato uditivo interno dei pesci.

  • I sonar provocano effetti devastanti sulla vita dei cetacei (che vedremo in un altro articolo)

  • Noi stessi quando facciamo immersioni, snorkeling o semplicemente il bagno produciamo dei rumori! Non creeremo danni ai pesci ma sicuramente loro ci sentiranno!

Sub in immersione fotografato dal basso
Subacqueo

Disegno pesciolino

“Soprattutto quando fate uscire dalla bocca tutte quelle bolle! Fate un gran rumore ma siete talmente buffi!”

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