Oggi parliamo di un argomento scomodo ma estremamente importante per la salute del mare.
L’oggetto marino più ricercato per eccellenza, casa di innumerevoli animali, ora ha bisogno di noi!
Perché non si raccolgono le conchiglie?
Le conchiglie sempre state raccolte in gran quantità per gli usi più disparati, dapprima come merce di baratto, poi come gioielli e decorazioni, arredamenti di chiese e palazzi di lusso, per finire anche tristemente come posaceneri nei bar sulla spiaggia…
In questi ultimi decenni, sono stati fatti molti passi avanti nella ricerca, nella sensibilità e nel rispetto dell’ambiente e dei suoi abitanti ma il tema delle conchiglie è ancora particolarmente scottante.
La battaglia più insidiosa che ho svolto in questi anni è senz’altro la battaglia contro la raccolta di conchiglie e coralli dal mare o dalla spiaggia.
Ma per ogni “strettamente consigliato di non fare” bisogna dare una motivazione plausibile per evitare che rimanga soltanto un’imposizione scomoda e antipatica da rispettare.
Le spiagge dove a noi tutti piace passeggiare, sentendo il piacevole rumore delle onde del mare, non sono un’entità lì ferma, eterna e immutabile ma cambiano nel tempo e anche per merito/colpa dell’uomo.
Soprattutto le spiagge coralline sono estremamente belle, fresche e piacevoli alla vista perché sono fatte di coralli e conchiglie sbriciolati dall’azione delle onde, correnti e vento. Queste piccole "briciole" di colore chiaro, regalano un ambiente speciale, quasi magico…
Adesso aggiungiamo un’allegra brigata di turisti che vanno a visitare questa spiaggia e ognuno di loro raccoglie una conchiglia o/e un corallo per portarselo a casa, come “ricordo”. Il giorno dopo poi arriva un’altra brigata di turisti e il giorno dopo ancora e ancora, raccogliendo ognuno il suo “ricordo”.
Cosa succede?
La spiaggia che prima era così magica e meravigliosa scompare, creando danni non solo estetici ma anche ambientali. In compenso avremo riempito le nostre case con “souvenir” che rimarranno solo sterili e tristi oggetti d’arredamento.
Le conchiglie comprate e non raccolte
Spesso troviamo nelle bancarelle delle città di mare, conchiglie di ogni forma e colore che fanno venire una gran voglia di essere comprate.
È vero che comprarle non è come raccoglierle dal mare, ma se ci sarà sempre qualcuno che le compra, ci sarà sempre qualcuno che le pesca per venderle!
I molluschi come tutti gli altri animali collaborano all’equilibrio dell’ecosistema marino, pescandone in grandi quantità, rischiamo di rompere questo equilibrio e creare dei problemi…
L’esempio delle cipree
Le cipree sono conchiglie molto utilizzate nella bigiotteria da bancarella, graziose e ricercate, si prestano molto bene a collane, cavigliere e braccialetti. Parliamoci chiaro però, una volta acquistate, quante volte le indosseremo, una volta tornati a casa?
Per ogni gioiello vengono usate decine di queste conchiglie che moltiplicate per migliaia di turisti all’anno, fa una quantità non trascurabile, per essere poi semplicemente ritirate in un cassetto.
Non dimentichiamo che spesso le cipree vengono pescate con il mollusco dentro, che è stato perciò ucciso per poterle vendere.
E' proprio il mollusco stesso a rendere la conchiglia così bella perchè passa gran parte del suo tempo a lucidarla e pulirla! Finchè il mollusco vive, la conchiglia sarà pulita, quando il mollusco morirà, la conchiglia verrà attaccata da alghe e funghi, perdendo la sua bellezza...
Per questo motivo vengono pescate con il mollusco dentro.
L’esempio del tritone gigante
Il tritone gigante, un mollusco che possiede una delle conchiglie più ricercate e pescate di tutto il mondo, è uno dei pochi voraci predatori delle stelle marine corona di spine, quelle che si mangiano i coralli a velocità sorprendenti, distruggendo metri e metri quadrati all'anno.
Riducendo i predatori di queste stelle, rischiamo di farle proliferare eccessivamente e quindi di provocare un’eccessiva predazione della barriera corallina.
Della serie… Per ogni azione c’è sempre una reazione!
Le famigerate multe
Ormai in moltissimi posti al mondo, vengono effettuate salatissime multe per chi viene trovato in possesso di conchiglie o coralli.
Mi spiace l’idea del “dover minacciare” con la multa per salvare un patrimonio di tutti, eppure ogni anno vengono sequestrate tonnellate e tonnellate di conchiglie in tutto il mondo. Senza andare troppo distante, già solo in Sardegna, ogni estate vengono ributtate in mare qualche tonnellata di conchiglie sequestrate all’aeroporto di Cagliari.
La consapevolezza
Con mia grande gioia, quando spiego il problema riguardante la raccolta di coralli e conchiglie, l’80% dei miei interlocutori ributta la conchiglia in mare.
Grande traguardo inoltre è chiedersi effettivamente se si può prenderla e portarla a casa.
Questo, qualche anno fa, non succedeva!
Tutto si racchiude come sempre in una nostra scelta: aspettiamo un anno per andare in vacanza e forse una vita per andare in posti magici e tanto desiderati belli da vivere e da ricordare così come li abbiamo trovati. Non è prendendo una conchiglia o un pezzo di corallo che ci farà sentire più vicini alle nostre stupende vacanze, ma sarà una bella fotografia del paesaggio, di un’escursione, delle persone locali che ci faranno rivivere quelle splendide emozioni.
Lo so che si è sempre preso “un souvenir” dalla spiaggia che sia sabbia, conchiglie o coralli; ma ora non è più sostenibile, cambiamo le nostre abitudini e vedrete che vi sentirete senz’altro meglio e più soddisfatti di aver aiutato il modo marino!
Scoprite gli altri consigli per convivere in armonia con la barriera corallina.
Dopotutto, non dimentichiamoci che il mare ha bisogno di noi, si anche di te!
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