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Friendly Fins

Friendly Fins alla scoperta delle Maldive

Aggiornamento: 4 apr

Le Maldive sono tra i luoghi più ambiti del mondo per la loro bellezza fuori e dentro l’acqua, poterle andare a visitare è un sogno che si avvera per moltissimi turisti! Attenzione però… Anche se inconsapevolmente anche il turista può danneggiare questo paradiso terrestre.

Vediamo qualche accortezza per vivere le Maldive in punta dei piedi, lasciando tutto bello come abbiamo trovato!


Il fascino di conchiglie e coralli

Molto spesso d’istinto, (oppure no), ci viene voglia di portarci un “ricordo” di questo mondo stupendo: sabbia, conchiglie, coralli, sono tra le “prede” più ambite. È di estrema importanza però dare un freno a questo desiderio, ammirando e basta queste bellezze. Perché?

Ogni “cosa” che troviamo in Natura, apparentemente abbandonata, ha una ragion d’essere e serve sempre a qualcuno!

Vediamo…


  • La classica conchiglia che troviamo mentre passeggiamo sul bagnasciuga; i molluschi sono gli animali in grado di produrre la conchiglia e di accrescerla man mano che il loro corpo cresce, dopo la loro morte, la conchiglia può essere usata da altri animali come il paguro qui in foto che l’ha scelta come casa!

  • Vengono anche trasportate sulla spiaggia da onde e correnti, il loro continuo “rotolare” le sbriciola e rimette in circolo il carbonato di calcio che può servire ad altri molluschi o polipi per costruire nuove “casette”.

  • Il pezzo di corallo: intanto il corallo che vediamo sott’acqua è ben diverso da quello che troviamo sul bagnasciuga semplicemente perché la gran parte dei coralli, una volta morti, perdono i loro accesi colori.

Picollo paguro che si muove sulla sabbia
Paguro sulla sabbia

Quindi quello che troviamo sul bagnasciuga non è altro che un pezzo di carbonato di calcio senza vita? Apparentemente si! In verità però è di fondamentale importanza nella produzione di sabbia e di altro corallo. Privando l’ambiente di questi importanti “mattoncini” non permettiamo il ricircolo di questi elementi e quindi il mantenimento di questo importante ecosistema.


  • Un “po’” di sabbia, a volte si pensa che in un luogo dove la sabbia è in ogni dove, non sarà una tragedia se ne viene raccolta un po’! Il problema è che non siamo solo “noi” gli unici ed esclusivi turisti delle Maldive! Ogni anno queste isole ospitano milioni di turisti, se ogni turista raccogliesse un “po’” di sabbia, cosa rimarrebbe in pochi anni di questi paradisi?

La spiaggia via via degradandosi fino a scomparire. Alla fine cosa ci serve la sabbia se non per metterla come soprammobile in casa fino a dimenticarcene?

Meglio lasciarla dove può essere sicuramente più utile!


Pezzo di un corallo sulla sabbia, probabilmente trasportato dal mare
Corallo sulla sabbia

Quello che c’è in mare deve rimanere in mare

Evitiamo di portare via dal mare qualsiasi cosa, oltre che per i motivi già detti, immaginate se ogni turista portasse via una conchiglia che gli piace come ad esempio le pregiate cipree

Le cipree sono tra le conchiglie più ricercate al mondo, la loro pesca è stata così massiccia che molte sono finite sull’orlo dell’estinzione. Perché sono così pregiate?

Le cipree hanno una superficie lucida e pulitissima; infatti il mollusco al loro interno, passa il suo tempo a lucidarsi la “casetta”! Raccogliendo queste conchiglie, non solo priviamo l’ecosistema di importanti mattoncini ma, portandola fuori dall’acqua, uccideremo anche l’animale che ci vive dentro. Dopo la sua morte, queste conchiglie perdono di bellezza venendo attaccate da alghe e funghi proprio perché non c’è più nessuno che se ne cura. Quindi vengono sempre pescate con l’animale vivo all’interno…

Ciprea in acqua
Ciprea

Cosa c’è da sapere sui “souvenir”?


  • Nei negozi di souvenir, molto spesso si trovano oggetti derivanti dal mare: cestini di conchiglie, coralli, conchiglie incise (cipree appunto), la boccetta di sabbia, animali essiccati di dubbio gusto come stelle marine e denti di squalo.

“Perché non possiamo raccoglierli in spiaggia e invece comprarli si?”


  • Questa è una delle domande più frequenti che ci viene posta, questi tipi di souvenir si troveranno sempre sulle bancarelle fin quando ci sarà qualcuno che li comprerà e di conseguenza ci sarà sempre qualcuno che li pescherà per poi venderli. Questa catena si può interrompere solo non comprandoli più.

  • Evitiamo anche di comprare monili che non siano di argento, molto spesso essi vengono fatti con lo strato madreperlaceo delle conchiglie o con carapaci di tartaruga.

Sono tutti modi di sfruttamento dell’ambiente marino di cui possiamo fare tranquillamente a meno!


  • Parlando di monili non possiamo non parlare di denti di squalo, tra le più celebri collane vendute nei negozi si souvenir di tutto il mondo. Spesso per ottenere i soli denti di squalo vengono pescati e uccisi squali di diverse specie, andando ad alimentare una pesca già sovra sfruttata senza bisogno di ulteriore aiuto. La pesca degli squali è fatta per lo più per le loro pinne ma anche fegato e cartilagine; nel nostro piccolo possiamo evitare di comprare derivati di squalo come i denti (in questo caso) e quindi non alimentare questa pratica assurda e pericolosa per la salute delle intero ecosistema marino.

  • Infine le Maldive hanno poca produzione di artigianato locale; infatti la gran parte dei souvenir vengono importati da Cina e India. Facciamo bene le nostre scelte, se davvero vogliamo un ricordo delle Maldive buttiamoci su qualcosa di davvero locale, che ci possa regalare emozioni autentiche quando lo riguardiamo!

Ricordiamoci inoltre che è severamente vietato dalla legge portare a casa coralli e conchiglie ed in aeroporto potrebbero scattare delle multe salatissime e divieto provvisorio di soggiorno futuro, se dovessero venire trovati questi oggetti.

Da buoni innamorati di foto quali siamo, pensiamo che non ci sia ricordo e souvenir migliore di una bella foto scattata in spiaggia davanti al tramonto maldiviano.

Tramonto rosso maldiviano sul mare
Tramonto maldiviano

Comportamenti Friendly… Qualche consiglio…

Nel 2021 esistono ancora persone che buttano cartacce, mozziconi di sigarette, bottigliette, qualsiasi genere di rifiuto. Assurdo vero? Ormai lo sanno anche i muri il grave problema dell’inquinamento eppure niente da fare, questa moda di buttar per terra le cose non vuol tramontare.

Tutto questo a prima vista potrebbe non c’entrare niente con un’isola incontaminata delle Maldive, sarebbe troppo bello per essere vero! Purtroppo la piaga dell’inquinamento da plastiche dilaga ovunque e anche in queste isole, troppi rifiuti portati dalle onde e dalle correnti finiscono su isole deserte all’apparenza incontaminate.

Il mare sarebbe molto grato se ci impegnassimo a non buttare niente per terra in qualsiasi parte del mondo ci troviamo!


I rifiuti alle Maldive

Le Maldive hanno un grandissimo problema: lo smaltimento dei rifiuti, molto spesso non c’è un’organizzazione e una raccolta differenziata. Esistono ancora inceneritori a cielo aperto sulle isole, deturpando l’ambiente, producendo gas serra e non solo.

È vero che i turisti non possono di certo costruire un centro di stoccaggio rifiuti, ma noi siamo convinti che ognuno possa fare la sua parte! Un esempio per tutti è di non e ripeto non lasciare niente sulle isole ma riportarsi tutto a casa: un classico è lasciare nelle camere i prodotti del bagno che non “servono più”, è vero che a qualcuno serviranno ma siamo sempre lì, se tutti li lasciassero si riempirebbero di prodotti intere isole che vanno ben oltre alla reale utilità che potrebbero avere!

Altro esempio sono le pile scariche, imballaggi e qualsiasi cosa vogliamo buttare via per “alleggerire la valigia”. Portando indietro queste cose aiuteremo le Maldive a non sovraccaricare ulteriormente i rifiuti già prodotti.

Spiaggia maldiviana con acqua cristallina
Spiaggia Maldive


I Friendly Fins alle Maldive possono ancora fare miliardi di cose! Oggi abbiamo parlato di qualche suggerimento Friendly ma state con noi per entrare nel vivo di questo posto straordinario, cliccate qui per saperne di più!

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