Quando ci si tuffa nel mare, ci si tuffa in un altro ambiente che non è minimamente simile al nostro. È importante conoscerne le caratteristiche per viverlo in modo sicuro, rispettoso e FRIENDLY.
Iniziamo Friendly Fins!
Importanza della temperatura in acqua
I mari tropicali hanno delle temperature superficiali molto elevate che sfiorano i 30°C con basse escursioni termiche stagionali. Per i mari temperati invece è molto diverso: il Mar Mediterraneo per esempio varia dai 12-18°C invernali ai 23-28°C estivi.
Questo spiega perché il bagno lo facciamo solo d’estate!
Conoscere la temperatura del mare in cui ci si tuffa, è fondamentale: in acqua il nostro corpo disperde calore molto più velocemente che nell’aria.
Perciò sentiamo il freddo prima!
Il primo passo quindi per diventare Friendly fins è decidere la protezione termica adeguata per rallentare il più possibile questo processo di raffreddamento. Vengono in nostro aiuto le mute: lunghe o corte, umide, semistagne o stagne, con cappuccio, calzari, in lycra, neoprene e quant’altro. Devono proteggerci dal freddo! Ma non solo!
Quanto tempo stiamo in acqua?
Altro fattore da calcolare è il tempo che vogliamo dedicare al nostro snorkeling o alle immersioni, perché più tempo stiamo e più calore disperderemo.
Ci rivolgiamo agli snorkelisti: è sempre consigliabile mettere un mutino nei mari temperati perché, anche se l’acqua è calda in estate, dopo un determinato tempo iniziamo a sentire freddo e senza protezione saremo costretti ad abbandonare il mondo marino prima del nostra volontà.
Viceversa, mai fare snorkeling nei mari caldi senza un mutino o una maglietta di cotone addosso, questo non perché faccia freddo (ovviamente dipende da quanto tempo staremo) ma perché il sole, con il riflesso dell’acqua, su schiena, fondoschiena e polpacci, può trasformare facilmente una persona in un’aragosta!
Ci rivolgiamo ai subacquei: la temperatura superficiale di un mare temperato, spesso e volentieri è diversa da quella in profondità, soprattutto nell’estate mediterranea troviamo una temperatura superficiale di 27°C per poi scendere sui 15-20 m e ritrovarsi a 10 gradi in meno. Perché? Perché esiste il TERMOCLINO: uno strato di transizione che separa le acque calde superficiali da quelle fredde di profondità. Scegliete la muta idonea a quello che volete fare!
Viceversa nei mari caldi, possiamo scegliere tra mute di diverso spessore in base a quanto siamo freddolosi: partiamo da mute di 5 a 3 mm, fino a 0,5 mm.
In generale noi ci troviamo molto bene con la muta da 3 mm in mari con temperature tra i 28 e 30 gradi (come le Maldive) e mute da 5 mm con temperature che si aggirano da 25 ai 28 gradi (come Caraibi e Madagascar).
La salinità dell’acqua
La salinità è la quantità di sali disciolta in acqua, è diversa in base al mare in cui ci troviamo. Senza entrare troppo nei particolari, i mari sono più salati degli oceani: il Mar Rosso è uno dei più salati, seguito dal Mar Mediterraneo.
La salinità è molto importante da conoscere per un Friendly Fins:
Ci rivolgiamo agli snorkelisti: più l’acqua è salata e più galleggeremo senza alcuna difficoltà, godendoci lo spettacolo marino con il minimo sforzo.
Ci rivolgiamo ai subacquei: più è salata l’acqua in cui ci immergiamo e più avremo bisogno di “aiuto” per scendere in profondità. Per capirci meglio, è importante fare una “giusta pesata” per trovare un assetto che ci permetta di goderci lo spettacolo marino, senza rischiare di mettere in pericolo noi stessi e l’ambiente intorno!
Importanza della cintura dei pesi e della giusta quantità di kg:
Troppi chili:
Se avessimo troppa zavorra faremmo fatica a muoverci con leggerezza e a trovare il nostro assetto, rischiando di toccare il fondale e danneggiarlo,
La fatica nel movimento sarebbe eccessiva e ci farebbe consumare molta più aria del necessario, terminando prima del dovuto la nostra immersione.
Troppo pochi chili:
Se invece fossimo troppo “leggeri” faremmo fatica a rimanere alla profondità decisa e quindi cercheremmo in tutti i modi di aggrapparci a qualcosa per rimanere lì.
Non ci godremmo l’immersione perché troppo preoccupati a controllare il nostro respiro; infatti esso influisce notevolmente sulla variazione del nostro assetto!
Attenzione! A volte può sembrare di avere troppo pochi chili ma può essere anche solo che stiamo gonfiando i polmoni come due zampogne per l’agitazione! Questo non ci permette di fare l’immersione serenamente! Perciò Friendly Fins fate un bel respiro profondo e immergetevi serenamente!
La giusta pesata non dipende solo dal mare in cui ci troviamo ma anche dallo spessore della muta che indossiamo, dal materiale della bombola che usiamo (acciaio o alluminio) e dalla nostra stessa corporatura!
Maree:
Le maree sono degli spostamenti periodici di masse d’acqua, anche molto consistenti, dovuti all’interazione tra Luna, Terra e Sole. Al di là dei meccanismi che le generano, le maree influenzano radicalmente la vita marina sia nel comportamento riproduttivo che nella vita di tutti i giorni.
Il periodo tra il picco di minima marea e il picco di massima è di sei ore circa, questo significa che in un giorno si assiste due volte al fenomeno di bassa marea e due volte a quello di alta. Le maree sono da sempre molto studiate e oggi esistono delle tabelle che determinano l’orario della giornata in cui questi cambiamenti avvengono.
Le maree però non si manifestano dappertutto in modo uguale: in alcuni luoghi ci sono variazioni di marea pressoché nulle come in Mediterraneo mentre in altri il dislivello tra minima e massima può raggiungere diversi metri, come nell’Oceano Indiano.
È importante conoscere il dislivello di marea nel luogo in cui vogliamo andare: innanzitutto perché il mare può “scomparire letteralmente” per centinaia di metri e questo rende impossibile le attività da riva come fare il bagno.
Ancora più incidente però è sullo snorkeling ed immersioni. Bisogna sempre informarsi sugli orari della bassa e alta marea giornalieri per evitare di rimanere “bloccati” sulla barriera corallina senza riuscire a rientrare a riva.
Affidarsi ad una guida e ad un centro qualificato è sempre la scelta più saggia per gestire al meglio questi straordinari fenomeni naturali, anche perché strettamente legate alle maree ci sono le correnti.
Le correnti:
Più o meno accentuate in base all’intensità delle maree, ai venti, alle differenze di temperatura tra una massa d’acqua e l’altra, le correnti sono presenti in tutti i mari. Grazie a loro, c’è il rimescolamento delle acque e quindi abbondanza di cibo e di animali. Non è un caso trovare i grandi predatori come squali e cetacei in luoghi con molta corrente.
La presenza di correnti porta ad avere degli speciali accorgimenti, soprattutto quando sono particolarmente intense:
Ci rivolgiamo agli snorkelisti: “lo snorkeling in corrente” va fatto con l’appoggio di una barca e soprattutto con una guida. È un’avventura molto semplice e divertente: basta lasciarsi andare nel verso della corrente e non provare a vincerla!
La regola fondamentale per un Friedly Fins di successo è rimanere insieme al gruppo e mai allontanarsi. In gruppo si è più visibili dalla barca per il recupero e restando vicino alla guida potrete ascoltare le interessanti curiosità di quello che state osservando!
Inoltre, un Friendly Fins consapevole non farà snorkeling da solo dalla spiaggia perché se incontrasse una forte corrente che lo spinge al largo, potrebbe mettersi in pericolo.
Questo vale soprattutto nei luoghi con maree molto accentuate che in condizione di bassa marea, le masse d’acqua vengono spinte verso il largo ed è molto pesante riuscire a vincere questa forza. Meglio rimanere nei paraggi della riva e mai oltre al limite della barriera corallina.
Come lo capiamo il limite?
Osservando i colori del mare: l’acqua più chiara con tonalità azzurrine indica la presenza di barriera corallina mentre lo stacco netto di colore blu, indica l’inizio del mare più profondo e quindi più soggetto alle correnti.
Ci rivolgiamo ai subacquei: l’immersione in corrente regala una varietà di vita straordinaria indipendentemente da dove ci troviamo. Durante l’immersione deve essere tassativo rimanere in gruppo e seguire la guida e le sue indicazioni. In genere, durante le immersioni in corrente ci si lascia trascinare da essa ma qualche volta è necessario contrastarle per piccoli momenti durante l’immersione.
Un Friendly Fins attento fa tesoro di questo trucchetto: tutto quello che crea un ostacolo alla corrente, la rallenta: quindi se io pinneggio vicino al fondale o vicino ad una parete sentirò meno l’effetto della corrente e farò meno fatica a vincerla, consumerò meno aria e mi godrò di più l’immersione!
Il mare ci regala grandi emozioni ma è sempre meglio dargli del “Lei” senza mai sottovalutare la sua potenza e maestosità!
Ora siamo pronti per tuffarci in acqua con più sicurezza e consapevolezza Friendly Fins!
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