Buon giorno Friendly Fins, abbiamo deciso di iniziare una nuova rubrica che parla di... NOI! Di persone che si dedicano al mare ogni giorno, che hanno scelto di far subacquea e che hanno voglia di raccontarsi!
Oggi intervistiamo il nostro collega e amico Andrea che ci racconterà cos’è per lui la subacquea:
"Ciao a tutti sono Andrea vengo da Sirmione, lago di Garda e lavoro come istruttore a Sharm el Sheikh."
Quando hai iniziato a far subacquea?
Nel 2015 in Australia alle Whitsunday, ho fatto il PADI Discovery Scuba Diving (battesimo del mare) nella spiaggia più bella d’Australia. Nel 2016 ho deciso di prendere il mio primo brevetto subacqueo PADI Open Water Diver a Chairns sulla grande barriera corallina australiana.
Cosa ti ha spinto a far subacquea?
Principalmente due cose: sono sempre stato affascinato dalla bellezza del mondo marino e le storie di mio nonno che ha preso il brevetto negli anni 50 al lago di Garda.
Dopo la seconda guerra mondiale andava nel lago a ricercare reperti storici come proiettili, chiavi, baionette.
Perché sei diventato istruttore?
Perché la subacquea pian piano è diventata la mia passione e volevo che diventasse anche il mio lavoro. Sono tutt’ora soddisfatto della mia scelta soprattutto per poter aiutare le persone a superare le proprie paure e difficoltà e godersi appieno questo splendido mondo.
Come ti senti quando sei sott’acqua?
In pace, non si parla con nessuno, è un modo per schiarire la mente, stare in acqua mi fa sentire molto meglio. Per me la Natura sia marina che terreste ha un effetto terapeutico.
Qual è stata l'immersione più bella?
Il manta point a Nusa Penida, la prima volta che ho guidato io l’immersione mattutina dove ho visto 17/18 mante tutte insieme e mi ha dato delle emozioni molto forti.
Cosa aspiri in futuro?
Mi piacerebbe aprire un diving center tutto mio e avanzare nella carriera subacquea, diventando Course Director un giorno.
Quale immersione stai ancora sognando?
Il mio sogno nel cassetto è quello di immergermi con le orche, li trovo animali molto affascinanti in quanto molto simili a noi come carattere e modo di vivere.
Cosa non ti piace della subacquea?
Il fatto che negli ultimi anni sia diventata troppo commerciale e più un business, si è un po’ persa la priorità di formare dei buoni e responsabili subacquei per aumentare i guadagni.
Che consiglio daresti ai neofiti e nuovi subacquei?
Di non fermarsi e andare sempre avanti cercando sempre nuovi stimoli, perché se si va con questa mentalità la subacquea non ti stancherà mai!
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