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Chi è la tracina

Aggiornamento: 4 apr


Disegno di una piccola tracina

"Spesso passo inosservata al vostro sguardo, ma io vi osservo immersa tra la sabbia, e scruto ogni vostro singolo movimento!”


Come si distingue la tracina dagli altri pesci

La tracina è un pesce che abita i fondali sabbiosi e in cui si nasconde per gran parte della sua giornata:

  • Sono pesci grandi dai 15 ai 40 cm.

  • Il corpo è allungato e un po’ tozzo, compresso ai lati.

  • Dalla sabbia spunta solo la testa con due grossi occhi sporgenti sulla parte superiore del capo.

  • La bocca è molto ampia, obliqua e rivolta verso l’alto.

  • I colori variano a seconda della specie, dai colori giallastri a grigiastri fino ad una colorazione più scura, questi animali si mimetizzano sul fondale, quindi in linea di massima il loro colore sarà più simile possibile al fondale in cui si trovano.

  • La prima pinna dorsale è nera ed è provvista di spine velenifere.

  • La seconda pinna dorsale invece è molto lunga ed è composta da 21 a 32 spine non velenifere.

Tracina raggiata su fomdale sabbioso
Tracina raggiata

Dove vive la tracina

La tracina è tipica dell’oceano Atlantico, dalle Canarie alla Scozia, e popola il Mar Mediterraneo con 4 diverse specie: la tracina raggiata, la ragno, la draco e la vipera. Quest’ultima è la più “pericolosa” perché si spinge fino a riva nei mesi più estivi e quindi rischia di essere pestata dai bagnanti.

Vivono in acque salate: fondali sabbiosi e profondità intorno ai 30 m sono i loro habitat ideali, (anche se alcuni esemplari sono stati segnalati anche a 150 m di profondità).


Cosa mangia la tracina

La tracina è un predatore che resta in agguato sotto la sabbia, facendo spuntare solo occhi e bocca in attesa di qualche spuntino! Si nutre di pesci, crostacei e altri piccoli invertebrati, soprattutto di notte.


Disegno di una piccola tracina

“Mi piace starmene sotto la sabbia ad attendere qualche malcapitato spuntino!”


Curiosità

La tracina non ha la vescica natatoria come gli altri pesci ossei.

Cos’è la vescica natatoria? E’ un organo che tra le varie funzioni, permette anche il galleggiamento, in quanto è una sacca che contiene aria, permettendo al pesce di regolare la profondità a cui vuole stare.

Disegno di una piccola tracina

“Avete presente il giubbottino ad assetto variabile dei subacquei? Ecco l’hanno copiato dalla vescica natatoria!”


Ma perché la tracina non ha quest’organo? Semplice! Perché non le serve! È un animale che vive sul fondo e non si metterà mai a nuotare nella colonna d’acqua.


Il veleno della tracina

La tracina possiede dalle 5 alle 7 spine velenifere sulla pinna dorsale che, in condizione di riposo sono abbassate, ma vengono erette quando cacciano, quando si sentono minacciate o sentono minacciato il loro nascondiglio.

Oltre a queste spine, ne hanno un’altra ben evidente sull’opercolo branchiale, rivolta all’indietro.

La tracina, come tutti gli altri animali velenosi, ha un notevole dispendio energetico per produzione di veleno, cosa significa questo?


Disegno di una piccola tracina

“Noi preferiamo scappare o nasconderci piuttosto che difenderci da una minaccia! Non siamo aggressive! Pungiamo solo quando siamo costrette a farlo, proprio perché per noi è molto faticoso produrre il veleno!”


esempio del dettaglio delle spine della tracina
Dettaglio delle spine della tracina, tratta dal sito: giornale dei Marinai

In caso di puntura

Il veleno è neurotossico ed emolitico, comportando necrosi muscolari intorno alla zona punta ma non è pericoloso per l’uomo nonostante la puntura è molto dolorosa e può provocare infezioni locali che si protraggono per molto tempo e che potrebbero richiedere l’intervento di un medico.

Piuttosto spesso però per lo shock doloroso si reagisce con nausea, vomito, tremori, svenimenti e giramenti di testa. Potrebbero essere necessarie quindi anche profilassi antidolorifica e antitetanica.

Il veleno è termolabile, cioè perde d’effetto con le alte temperature perciò, per alleviare il dolore, s’immerge la parte colpita in acqua calda, oppure sotto la sabbia per almeno un’ora, l’importante è che sia caldo! Bisogna anche controllare se ci sono residui di aculei e se sì, rimuoverli completamente.


Non si tocca niente sott’acqua

Questo consiglio è sempre attuale e di notevole utilità perché non si sa mai cosa possiamo toccare accidentalmente sott’acqua...


Disegno di una piccola tracina

“Non facciamo differenza tra sub e bagnanti! Se avvertiamo una probabile minaccia, siamo pronte a difenderci! I bagnanti rischiano di pestarci e i subacquei si avvicinano troppo alla nostra tana! Non possiamo mai abbassare la guardia!”


Consigli Friendly Fins:

Sia quando si fa il bagno, che lo snorkeling, che le immersioni; cerchiamo di provocare meno impatto possibile all’ambiente intorno a noi! I numerosi animali che popolano le zone sabbiose sono abituati a nascondersi tra la sabbia e a difendersi da eventuali minacce proprio come la nostra amica tracina!

Non c’è da aver paura di questi animali, è solo necessario rispettarli, non invadendo i loro spazi vitali e comportandoci da “ospiti” quali siamo!

Possiamo tranquillamente fare le nostre attività in sicurezza, senza toccare niente ma solo godendoci il piacevole cullare delle onde!


Durante lo snorkeling e le immersioni:

I fondali sabbiosi spesso vengono declassati e sottovalutati! Invece regalano grandi emozioni a chi ha pazienza di cercare tra i granelli di sabbia! Possiamo trovare davvero molti animali come la tracina, intenti nelle loro faccende quotidiane di escavazione e nascondino!


Tracina vipera su fondale sabbioso
Tracina vipera

Disegno di una piccola tracina

“Vi vediamo spesso attenti ad osservare la sabbia che brilla alla luce del sole, ma solo pochissimi di voi riescono a scrutarci!”


Il mare regalerà sempre grandi emozioni a chi avrà la voglia e la pazienza di coglierle!

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