CHI SONO GLI SQUALI?
- Friendly Fins
- 30 mag 2021
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 5 apr 2024
Perché conoscere gli squali?

“Siamo i TOP predators di tutti i mari, i predatori per eccellenza! Ma non di uomini come potreste pensare! A noi piace il pesce! Ve lo dimostreremo! Seguiteci!”
Come si distinguono dagli altri animali:
Gli squali hanno una fisionomia inconfondibile ma si distinguono dai pesci e cetacei per avere:
Uno scheletro cartilagineo e quindi assenza di ossa.

“Noi non abbiamo le “lische come i pesci”"
Hanno uno spiracolo da cui entra l’acqua che verrà filtrata dalle branchie. Perciò respirano sott’acqua e non devono venire in superficie a respirare come i cetacei!

“Una specie di seconda bocca che serve solo per bere diciamo”
Hanno una coda molto robusta che gli permette di nuotare anche a buone velocità.
Una o due pinne dorsali triangolari inconfondibili.

“Lo sappiamo che quando le vedete spuntare in superficie andate in agitazione!”
Le fessure branchiali si vedono, a differenza dei pesci che le hanno coperte da un opercolo. Il numero di branchie varia da 5 a 7 in base alle diverse famiglie di squali.
La bocca è ventrale al muso nella stragrande maggioranza degli squali, invece è apicale nei pesci.

“Mascella e mandibola sono molto articolate e riusciamo ad aprire la bocca in modo ampio ed eccellente!”
Gli squali nuotano muovendo la coda da sinistra a destra, creando delle specie di S, a differenza dei delfini invece che la muovono su e giù.

“Così quando ci vedete in superficie potrete riconoscerci meglio!”

Dove vivono gli squali
Gli squali sono comparsi 400 milioni di anni fa sulla Terra, hanno assistito all’estinzione dei dinosauri e solo dopo 396 milioni di anni siamo spuntati noi umani! Nel frattempo hanno avuto un’evoluzione straordinaria e un adattamento superlativo ai vari ambienti, colonizzando tutto il globo.
In base al luogo che andremo a visitare ci saranno specie di squalo ben precise, informiamoci prima di andare a fare snorkeling o immersioni, così saremo pronti psicologicamente!
Tanti squali abitano i mari tropicali come lo squalo pinna bianca, squalo pinna nera, squalo nutrice, squalo grigio, squalo martello, squalo balena e tanti tanti altri.
Non possiamo lamentarci neanche nei mari temperati: in Mediterraneo per esempio ci sono squali come la verdesca (già è proprio uno squalo!), il gattuccio, lo spinarolo, lo squalo elefante, lo squalo volpe, lo squalo bianco etc.
Nell'oceano Atlantico alcuni squali amano vivere nelle gigantesche foreste di Kelp come il nostro amico squalo notidano maculato (nella foto sotto).

“Potete trovarci ovunque mentre svolgiamo le nostre faccende, niente paura però, siamo troppo occupati per badare anche a voi!

Cosa mangiano gli squali
La maggior parte degli squali è carnivora, si nutre di pesci, molluschi, crostacei, mammiferi marini, tartarughe e altri squali. La dieta degli squali è determinata dalla loro età e dimensione.
Ci sono anche fenomeni di cannibalismo e gerarchia alimentare. Davanti ad una grossa preda come può essere una balena morta o morente, i primi a nutrirsi saranno gli squali più grossi e poi i più piccoli a seguire.
Alcuni squali invece sono planctofagi, ossia mangiano solo plancton e raggiungono grosse dimensioni come lo squalo balena (il pesce più grande del mondo) e lo squalo elefante.
Dimmi che denti hai e ti dirò chi sei
Strettamente legata alla loro dieta c’è la forma dei loro denti: in base alla loro preda, avranno una forma specifica.
Lo squalo bianco ha i denti seghettati triangolari e molto robusti, per afferrare e uccidere grosse prede.

“Sono molto goloso di otarie!”
Lo squalo nutrice ha dei denti arrotondati tutti vicini tra loro a creare una sorta di piastra, perché nutrendosi di molluschi e crostacei, avrà bisogno di una forte pressione per rompere conchiglie ed esoscheletri.

“Adoro i piccoli molluschi che passano ignari vicino a me”
Lo squalo tigre ha dei denti molto robusti e seghettati, con una singolare forma che gli permette di spaccare il carapace delle tartarughe.

“Le tartarughe sono il mio piatto preferito.”
Oltre alla forma specifica, l’evoluzione ha voluto avvantaggiare ancora di più questi TOP predators, posizionando i denti su più file parallele che, come un rullo, scorrono verso l’esterno man mano che crescono e sono pronti al loro compito, mentre i più vecchi cadranno.

“Questo ci permette di cambiare i denti molte volte nella vita e soprattutto di avere sempre un sorriso invidiabile!”
La vita di uno squalo
Gli squali hanno un ciclo vitale molto delicato che incide notevolmente sulla loro sopravvivenza:
Ci mettono molto tempo a diventare adulti e quindi sessualmente maturi, alcuni oltre 30 anni.
Sono molto longevi, soprattutto alcune specie di squalo si pensa possano vivere oltre i 100 anni.
La gestazione è molto più lunga rispetto ai pesci e varia da specie a specie
La riproduzione ha molte sfaccettature: oviparità, ovoviviparità, viviparità.
Gli squali hanno due peni, detti pterigopodi, situati tra le due pinne anali. Questa caratteristica li rende facilmente distinguibili dalle femmine.
La femmina partorisce pochi piccoli rispetto ai pesci, molti di questi non riusciranno mai a raggiungere l’età adulta.

“Anche se all’inizio siamo tanti, non tutti riusciremo a diventare grandi!”
Gli squali appena nati misurano al massimo 50-60 cm (squalo balena) e sono totalmente autonomi.
Il parto avviene in luoghi molto protetti (detti nursery), caratterizzati da acque calme e prive di predatori, così da poter favorire al massimo la sopravvivenza dei piccoli.
Non esistono cure parentali della madre dopo il parto.

“Un TOP Predators non si nasce ma si diventa!”

I sensi degli squali
Gli squali non si trovano all’apice della catena alimentare per niente, grazie al loro sistema nervoso e ad organi di senso particolarmente sviluppati sono dei cacciatori formidabili!
Olfatto:
Gli squali hanno le narici poste nella parte ventrale del muso e gli permettono di sentire gli odori anche a grande distanza. Sentendo presenza di sangue o di cibo in acqua, alcuni squali assumono un comportamento aggressivo.

“Per capirci meglio… Non è che se voi vi fate un graffio in acqua, noi lo percepiamo e veniamo a mangiarvi! Noi annusiamo a grandi distanze ma odori molto forti come, per esempio, la scia odorosa prodotta da una balena morta!”
Vista:
La vista è un senso molto sviluppato e di eccellente capacità, tant’è che gli squali sono in grado di vedere sia con luce molto intensa che in condizioni di penombra. Alcune specie addirittura hanno una visione a colori. Gli occhi sono quindi una parte estremamente delicata e molti di essi li proteggono grazie ad una membrana, chiamata membra nittitante che copre l’occhio mentre lo squalo si nutre.
Alcuni squali però, come lo squalo bianco non ce l’hanno, ma per proteggersi, ruota gli occhi all’indietro durante l’attacco. Quindi in quel momento è completamente cieco e si affiderà agli altri sensi.

“Per questa ragione quando mordo la preda, il mio occhio lo vedete bianco e non nero, non posso rischiare di danneggiarmelo!”
La linea laterale:
La linea laterale è una linea composta da una serie di recettori sensoriali che corre lungo i fianchi, dalla testa alla coda dello squalo. Queste cellule sono sensibili alla pressione e movimenti meccanici, perciò lo squalo percepisce sia la direzione sia l’entità del movimento di un oggetto o animale intorno a lui.

“Se vi avvicinerete a me, io lo scoprirò subito dai movimenti goffi che fate!”
Udito:
Strettamente legato alla linea laterale, l’udito è molto sensibile alle vibrazioni a bassa frequenza.

“Sentiamo molto bene la presenza di un animale in difficoltà per esempio.”
Elettrorecezione:
Gli squali sono in grado di captare le correnti elettriche generate dal sistema nervoso degli altri animali, a brevissima distanza però. Inoltre alcuni squali come lo squalo martello, riescono a percepire anche il campo magnetico terrestre.
I protagonisti dell’elettrorecezione sono degli speciali sensori chiamati “Ampolle di Lorenzini”, ossia dei piccolissime cellule ripiene di gelatina elettroconduttiva che comunica con l’esterno tramite una piccola ciglia.
Si possono vedere bene sul muso degli squali, in quanto sono dei piccoli puntini neri molto concentrati.

“Sentire gli impulsi elettrici rilasciati dagli altri animali, è molto utile nella fase finale di un attacco, perché ci forniscono la posizione esatta della preda anche se non riusciamo a vederla!”

I nemici degli squali
I nemici naturali
I nemici naturali degli squali sono altri squali e alcuni mammiferi marini come orche e otarie.
Spesso però dipendono dalla dimensione dello squalo stesso: è più facile che vengano cacciati squali in tenera età che non quando sono adulti e in grado sia di cacciare che di difendersi.
Il nemico per eccellenza
Da sempre demonizzato, lo squalo è stato cacciato in lungo e in largo dall’uomo, per le ragioni più svariate: per paura che attaccasse gli umani, per le mascelle e i denti (usati come “souvenir”), per il fegato, la cartilagine, la carne ma soprattutto per le sue pinne.
È proprio il rapporto uomo-squalo che ci sta molto a cuore, quindi vorremmo dedicarci più tempo dimostrandovi che in realtà non sono come li fanno vedere in tv! Vieni a saperne di più cliccando qui!
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