Come si muovono gli animali marini?
Avremo provato sulla nostra pelle che muoversi in acqua per certi versi è molto più facile: galleggiamo e sentiamo meno il peso del nostro corpo rispetto alla terra ferma ma invece per altri è più complicato! I nostri movimenti abituali come correre e camminare sono pressoché impossibili!
Per gli animali marini invece com’è muoversi in acqua?
Gli abitanti del mare sono in assoluto il gruppo che ha avuto maggior differenziazione nel corso della storia, anche nel loro modo di muoversi!
Non solo loro però hanno il piacere di godersi questo ambiente… Scopriremo come i diversi animali hanno “imparato a nuotare”!
Iniziamo!!!
Parlando di pesci
Le pinne
Le pinne sono la parte del corpo che determina, più di ogni altra cosa, il movimento del pesce. Ma pensateci… il movimento del corpo deve essere “adatto” all’ambiente in cui si vive… La classica frase “come un elefante in una cristalleria!”, ecco la cristalleria non è di certo l’ambiente per un elefante! Immaginiamo in mare…
“Non sarebbe molto comodo uno squalo bianco che si aggira tra gli anfratti della barriera corallina oppure un cavalluccio marino in mare aperto!”
Se osserviamo i pesci della barriera corallina notiamo subito che ogni famiglia ha un proprio modo di nuotare grazie appunto alla specifica forma del corpo e delle pinne, in questo modo sono stati in grado di ritagliarsi la propria “nicchia”. Vediamo alcuni esempi…
I pesci farfalla sono belli affusolati e compressi lateralmente, con piccole pinne che permettono un nuoto scattante e di precisione in modo da passare comodamente tra il labirinto di coralli.
I pesci pagliaccio e i pesci domino sono piccoli, con ampie pinnette a ventaglio, ideali per muoversi in modo armonioso dentro il loro anemone. Hanno trovato la forma perfetta per abitare in quel determinato habitat!
La coda
“Pensate a quanto è diversa la coda di uno squalo da quella di un cavalluccio marino! Eppure siamo sempre pesci!”
La coda è un potente strumento di propulsione, soprattutto per i “velocisti” come i grandi animali pelagici: tonni, squali, pesci spada. Li riconosciamo subito perché hanno una coda a forma di falce.
Il loro movimento è ondulatorio da destra a sinistra, importante caratteristica distintiva per non confonderli dai cetacei; infatti la loro coda compie movimenti dal basso verso l’alto e non laterali.
“Questo piccolo trucchetto può tornarvi utile quando vedete una pinna spuntare in superficie! In base al movimento che fa potrete capire se state osservando un delfino o uno squalo! Scommetto che ve lo state già ricordando eh!”
La piccola codina del cavalluccio marino più che un organo di propulsione è un organo di “fissaggio!” nel senso che è molto utile per tenersi al corallo o qualsiasi cosa trovi il cavalluccio marino sott’acqua, che possa tornargli comodo come “trespolo”!
Il corpo
Quando tutto il corpo si muove per nuotare?
È il caso della murene, gronghi, serpenti marini. Il movimento serpentiforme di questi animali, li rende molto abili a intrufolarsi negli anfratti per nascondersi ma anche molto veloci a cacciare. Questo particolare nuoto, li rende strettamente legati al fondale o in prossimità di esso, in cui possono trovare facilmente le prede ma anche un nascondiglio sicuro.
“Non ci troverete mai in mare aperto!”
Razze e trigoni invece? Le loro pinne pettorali si sono espanse così tanto da diventare un tutt’uno con il corpo stesso, creando la loro tipica forma discoidale. Si muovono tramite ondulazione e sono perfettamente adattati alla vita di fondale, loro non sarebbero adatti per nuotare in mare aperto come invece lo sono le loro cuginette mante, mobule e aquile di mare.
“Amiamo rimanere vicino al fondale così da mimetizzarci e aspettare il nostro spuntino, perché faticare in mare aperto quando la cena è servita comodamente sulla sabbia?”
Anche mante e aquile di mare hanno modificato le due pinne pettorali allungandole, creando delle specie di “ali”; infatti esse si muovono aggraziate nella colonna d’acqua come dei veri uccelli, compiendo il cosiddetto volo subacqueo.
Non solo pesci come abitanti…
I tentacoli
Non solo pinne e code! Alcuni animali come i polpi utilizzano i lunghi tentacoli per spostarsi sul fondo o nuotare per piccoli tratti, sono anche loro degli organi di propulsione efficientissimi: basta un “colpo” di tentacoli e il nostro amico polpo si è già allontanato da noi. Stessa cosa per seppie, moscardini, totani e calamari.
“Se vi capiterà di trovare un calamaro sott’acqua che si aggira per la barriera corallina, vi accorgerete che prenderà le distanze da voi nuotando all’indietro proprio a causa della propulsione prodotta dai tentacoli che si trovano sul muso intorno alla bocca!”
Goffe fuori ma ballerine dentro
Avviciniamoci ai mammiferi… Quando diciamo di “essere goffi come una foca”, non è del tutto esatto!
Animali come i pinnipedi tra cui otarie e foche, a prima vista, fuori dall’acqua potrebbero sembrarci un po' buffe, sott’acqua però si trasformano in ballerine aggraziate e abilissime nuotatrici.
“Noi otarie amiamo gironzolare tra il Kelp, avete presente cos’è? Sono delle alghe altissime che creano delle vere e proprie foreste subacquee. Grazie alle nostre pinne robuste, il corpo idrodinamico e sinuoso, possiamo fare le pose fotografiche più buffe, tipo questa!”
Ali e zampe trasformate in pinne
Non solo alcuni mammiferi hanno deciso di vivere la vita o parte di essa in mare come cetacei e pinnipedi ma anche alcuni rettili e uccelli!
Pensate alle tartarughe marine che hanno modificato le loro zampe in pinne molto efficienti adatte al volo subacqueo e non più a muoversi sulla terra ferma:
“Siamo in grado di nuotare molto velocemente grazie alle nostre “pinne”
anteriori che ci danno una forte spinta. Questo adattamento ci ha permesso di colonizzare ambienti molto diversi come la barriera corallina e il mare aperto!”
Anche alcuni uccelli hanno preferito adattarsi a vivere in mare piuttosto che sulla terra ferma, nonostante essi siano comunque legati ad essa per la nidificazione.
Un esempio sono le sule, affascinanti uccelli che colonizzano per lo più le alte scogliere a picco sul mare nelle zone temperate, anche in Italia! Le sule sono di molte specie ma le più famose sono quelle bianche con l’occhio che sembra “truccato” come nella foto qui sotto e quelle con le zampe palmate blu! Questi animali sono capaci di cacciare i pesci tuffandosi in acqua a gran velocità (100km/h) e “letteralmente nuotando” con le loro zampe!
“Meglio non farsi trovare nella nostra traiettoria!”
Altri uccelli, più facili da incontrare sono i cormorani, sono di colore nero e se ne stanno spesso vicino al mare con le ali aperte per fare asciugare le penne dopo il tuffetto del pasto! Anche loro sono abilissimi nuotatori grazie alle loro robuste zampe palmate che utilizzano come pinne!
Il pinguino: le sue ali sono vere e proprie pinne con cui riesce a nuotare in profondità e cacciare i pesci molto abilmente. Nel tempo ha sviluppato così tanto bene le sue capacità da nuotatore che ormai non è più capace di volare come gli altri uccelli!
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